Sorpresa a poco più di un mese dall’inizio del nuovo Da Sodoma ad Hollywood – GLBT Torino Film Festival. Nuovo logo e nuovo nome, che semplificano la definizione (e renderanno la vita più semplice a chi impazzisce per le condivisioni social).
Sulla pagina Facebook del festival torinese a tematiche omossessuali è comparso infatti il logo che vedete in alto e la nuova definizione: TGLFF che vedetin basso e che sta naturalmente per Torino Gay & Lesbian Film Festival. Il che, mi sembra evidente, non vuol dire che le tematiche trans, bisexual, e tutte le altre che compongono da sempre il panorama del festival verranno messe da parte.
Sul sito del festival ecco spiegato il cambio di nome e logo
Il nuovo nome evidenzia il forte legame che esiste con la grande tradizione cinematografica torinese in tutte le sue diverse espressioni. La scelta dell’inglese rafforza la dimensione internazionale della manifestazione.
“L’altro Festival” è il pay off, il motto, di questa edizione e rappresenta l’essenza vera del Festival: mettere a confronto i temi cari al grande pubblico con il panorama GLBT, coinvolgere gli spettatori e appassionarli a una visione sempre più globale e priva di pregiudizi e filtri.
Il logo è costituito da due icone, una pizza cinematografica e un papillon che illustrano i due cardini del 29° TGLFF; il cinema, vero protagonista della kermesse, è presentato con un tocco più glamour e essenziale, come testimoniano i colori selezionati per il logo (castagno scuro e blu di Prussia). Il papillon, tornato di moda, è un accessorio elegante e vintage che può essere indossato e “interpretato” da tutti.
Regista e co-protagonista del rebranding del Festival, nonché di tutta l’attività di comunicazione della manifestazione dal posizionamento, alla definizione della strategia fino alla ricerca sponsor e all’ufficio stampa è l’agenzia di comunicazione Glebb & Metzger, una realtà indipendente nata a Torino nel 1998 dall’idea di un gruppo di imprenditori della comunicazione.
Vi piace il nuovo logo? Che ne pensate?