Con forza e coraggio Pan Nalin affronta uno dei temi più attuali in India: la condizione delle donne. Angry Indian Goddesses racconta le storie di sette donne, emancipate, ribelli, moderne, arrabbiate, che devono fare i conti con una situazione devastante e inconcepibile.
Sette donne riunite per un matrimonio (che scopriremo essere del tutto particolare). Alcuni giorni da passare insieme. Pian piano vengono fuori le singole storie, tutte con qualcosa di importante da raccontare. Passato difficile, episodi drammatici, presente deludente, mariti padroni e sempre, sempre, sempre, violenza e soprusi.
L’inizio è al fulmicotone con una serie di sequenze prima dei titoli che introducono le protagoniste, presentandocele in un momento della loro vita in cui esplode la loro rabbia. Poi si comincia.
Donne che sembrano forti, sicure, capaci di opporsi, ma man mano che scopriamo le loro storie entriamo nella difficoltà quotidiana che ognuna di loro deve affrontare in India.
E nel cuore del film ecco che arriviamo agli stupri quotidiani, alla poca forza (interesse?) della polizia. Scopriamo un’India tremenda, in cui omertà e sessismo la fanno da padroni.
Tutto in un’atmosfera che dovrebbe essere di festa e con protagoniste che davvero ci provano ad uscirne, a lottare, a cambiare. A partire da quel matrimonio che contiene già in se il seme della libertà e della voglia di essere se stesse.
Ma…