Questa mattina la Torino cinematografica si è svegliata con il grido d’allarme lanciato da Gianni Amelio attraverso La Stampa (il cui sito al momento non funziona granchè bene).
La questione è che il neodirettore del Festival di Roma Marco Muller (in realtà non ancora nemmeno nominato ufficialmente) ha comunicato per mail al nostro le date della prossima rassegna romana, che guarda caso sono le stesse del Torino Film Festival.
In aggiunta ha pensato bene di comunicare anche quelle delle prossime sei edizioni (sebbene il suo mandato duri solo quattro anni) che confermano come periodo fine novembre.
Amelio lamenta l’arroganza di Muller e l’intenzione evidente di voler far fuori il TFF che non potrebbe competere in quanto a budget con il colosso (economicamente parlando ma mai veramente decollato dal punto di vista culturale) romano.
Ora, sapete bene che il bloggante non ha mai visto di buon occhio il festival romano, piombato con il suo carico di soldi nel bel mezzo della pacifica collaborazione tra Venezia e Torino, ma a questo punto l’impressione è che si vada ben oltre la semplice rivalità tra festival.
Ma perchè Muller se l’è presa in questo modo con Torino?
Se posso dire la mia credo che abbia a che fare con la nomina di Alberto Barbera a Venezia.
Muller, spaventato dalla possibile coalizione tra i due festival storici italiani ha pensato bene di attaccare frontalmente il più debole dei due.
E a questo punto?
A questo punto non rimane che sollevare un polverone che metta tale pressione a Muller da costringerlo a ritrattare e a spostare in date più consone il suo carrozzone.
Mi date una mano?