Il Migranti Film Festival è un appuntamento cinematografico internazionale, organizzato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo in collaborazione con Slow Food, con il contributo del Comune di Bra, della Fondazione CRC e il supporto di Air Arabia e Aeroporto Cuneo.
Giunto alla sua terza edizione, quest’anno come recita il sottotitolo “Sulle rotte di cibi e persone”, il Festival si propone di esplorare i movimenti connessi a cibo, persone e idee.
Il cinema come strumento narrativo delle migrazioni, gli intrecci con il cibo e le identità in movimento, il dialogo tra mondo diversi e sempre meno lontani, il ruolo delle donne e delle giovani generazioni come attori del cambiamento, i sapori che uniscono: questi sono solo alcuni dei molti spunti che il Migranti Film Festival 2019 porta in dote.
Per la prima volta, inoltre, il Festival si svolge in modo diffuso: inizia venerdì 28 giugno a Torino, in alcuni dei quartieri più multiculturali della città, concludendosi in serata in Piazza Delpiano in borgo San Paolo, per poi continuare a Pollenzo (frazione di Bra in provincia di Cuneo), sede dell’Università di Scienze Gastronomiche, cuore della manifestazione, sabato 29 giugno.
La dimensione sempre più internazionale del festival è dimostrata dalla importante partecipazione di opere in concorso: oltre 3700 film da 120 paesi.
Tra questi un team composto da giurati volontari dell’Università di Scienze Gastronomiche e di Slow Food sceglie i finalisti: 4 lungometraggi, 6 documentari, 7 cortometraggi italiani e internazionali .
I film finalisti sono, poi, giudicati dalla giuria della rassegna composta da nomi di spicco: Mimmo Calopresti, Ascanio Celestini, Irene Dionisio, Laura Luchetti, Marco Müller, Valentina Petrini, Chef Rubio.
Come sempre il Migranti Film Festival, accanto alle proiezioni dei vari lavori cinematografici, dà spazio a temi, attività, incontri che ruotano attorno al tema della mobilità del cibo e delle persone.
Venerdì 28 giugno a Torino vari appuntamenti costellano la giornata in diversi punti della città, grazie alla collaborazione con numerose realtà associative cittadine, tra le quali l’AMMI (Associazione Multietnica Mediatori Interculturali): proiezioni, convegni, incontri con giovani e donne migranti, e poi momenti conviviali con grandi chef e rifugiati, mostre, fotografia e assaggi.
Sabato 29 giugno il festival si svolge nella sua sede storica, presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Qui si succedono proiezioni dei film in concorso, presentazioni di ricerche realizzate da UNISG e Slow Food sui cibi dei migranti, incontri formali ed informali, conferenze, e inoltre vari ‘speaker corner’, workshop gastronomici, visite all’orto didattico, il tutto avente come tema il cibo e le migrazioni e organizzato dagli studenti UNISG. Non mancano infine le Tavole Migranti che, in collaborazione con l’UNHCR, raccontano e portano in tavola piatti speciali dai diversi continenti del mondo. Per la prima volta, inoltre, Pollenzo ospita un momento unico di incontro che vede protagonisti Ambasciatori e Consoli degli stati la cui presenza di migranti in Italia è maggiormente rilevante.