Da venerdì 5 a domenica 7 ottobre, torna BIFF#4 British Irish Film Fest, l’appuntamento annuale dedicato alla cultura d’oltremanica, che giunge alla sua quarta edizione.
Un programma ricco, variegato e di grande qualità si svolgerà negli spazi del CineTeatro Baretti, di via Baretti, 4.
Il format non cambia: 3 giorni, 1 location, 8 film rigorosamente in lingua originale (sottotitolati in italiano), 5 italian première, 1 live, 2 djset, 1 market, fish&chips e tante pinte di birra in San Salvario, uno dei quartieri più vivi di Torino.
Nella giornata inaugurale di venerdì 05 ottobre, a partire dalle 17.00, l’area esterna e il foyer del teatro ospiteranno il resident pub, il market di vinili e libri a tema, e gli stand dedicati allo street food.
Dalle 18.30 il “palco naturale” dei balconi dei palazzi di Via Baretti, offrirà lo spazio per il vertical djset curato da RadioBanda Larga, partner dell’evento.
La prima proiezione, in première italiana, è alle 20.00 con Swimming With Men (2018), per riconquistare l’amore della moglie, un uomo decide di immergersi nel mondo del nuoto sincronizzato maschile. Il regista Oliver Parker (St. Trinian’s, Dorian Gray, L’importanza di chiamarsi Ernest), dirige questa commedia del 2018 dipingendola in puro stile british.
E dalle 22.00, il djset curato da Primo Amore con Hooligan Edition per far ballare tutto il quartiere.
Nella giornata di sabato 06 ottobre gli eventi raddoppiano, l’area market apre alle 14.00 ed alle 15.00 la prima proiezione, tutte in première italiana, della giornata con No Stone Unturned, (2017), il premio Oscar Alex Gibney (come miglior documentario) indaga e narra gli eventi accaduti, il 18 giugno 1994, il massacro di sei innocenti cattolici in un pub a Loughinisland, e le presunte coperture del RUC (Royal Ulster Constabulary). Il film è stato presentato all’ultima edizione del New York Film Festival e successivamente al Tribeca Film Festival.
Alle 17.00 Kissing Candice (2017), della regista e sceneggiatrice nord-irlandese Aoife McArdle ha già alle spalle una carriera nel mondo dei videoclip che include collaborazioni con Bryan Ferry, Jon Hopkins e U2.
La diciassettenne Candice vive in una città di mare in Irlanda, la sua vita è caratterizzata da attacchi epilettici che le rendono difficile comprendere se ciò che le accade quotidianamente sia realtà o immaginazione. Ma quando si ritrova coinvolta sentimentalmente con il membro di una gang locale, tutto si complica.
A seguire alle 19.30 Weekender (2011), di Karl Golden, racconta del fenomeno anni ’90 per eccellenza, la rivoluzione culturale del Regno Unito: la rave culture.
Fatiscenti magazzini e fabbriche prendono vita durante la notte e ragazzi euforici, con martellanti beat in quattro quarti, sfidano i divieti di polizia.
Dalle 21.30 il live, in unica data italiana, degli Addictive TV.
Graham Daniels il fondatore e il mash-up guru Mark Vidler, aka Go Home Productions, duo inglese propone un interessante percorso a cavallo tra musica e video. Artefici di un live che “rigira la mente”, creano musica con un tratto particolare: è musica visiva. Evento a pagamento.
Domenica 07 ottobre a partire dalle 10.30 l’area market ed il foyer saranno aperti al pubblico, mentre la prima proiezione è prevista per le 12.30 con la fiaba gotica senza tempo su una teenager in cerca di affetto, Pin Cushion (2017), di Deborah Haywood che ritrae con inedita precisione i turbamenti dell’adolescenza. Deborah Haywood, che esordisce con questo lungometraggio, una bomba emotiva, dopo una serie di corti, tra cui Sis che le è valso una nomination ai British Independent Film Award (BIFA) e un premio al Soho Rushes Short Film Festival come Miglior Cortometraggio. Alle 15.00 Maze (2017), il secondo lungometraggio di Stephen Burke, racconta di The Great Escape ossia la pianificazione della fuga dalla prigione Her Majesty’s Prison Maze, considerata fra le migliori carceri a prova di fuga, data la struttura labirintica che la contraddistingueva. Maze, campione di incassi in patria, lascia la questione politica sullo sfondo, preferendo evocarla indirettamente dal rapporto umano che si crea tra i protagonisti, ovviamente su sponde opposte riguardo le posizioni sul conflitto.
Alle 17.30 origini, ascesa, successo, declino e reunion compresa, di una delle pop band leader degli anni ’80: Spandau Ballet.
Soul Boys of the Western World (2014) di George Hencken è la storia della band e fenomeno di costume, sospeso tra spettacolarizzazione della memoria collettiva e commercio della nostalgia.
Completamente narrato dai cinque membri della band (Tony Hadley, Gary e Martin Kemp, Steve Norman e John Keeble), il film segue cronologicamente le loro storie, dall’infanzia al primo incontro, dalle band primigenie (The Cut, Gentry) alla nascita degli Spandau Ballet, poi il successo globale, la rivalità con i Duran Duran, lo scioglimento (nel 1990), una mesta fase processuale e la reunion del 2009.
Alle 19.30 My Life Story (2017) di Julien Temple il film che narra la vita del cantante Graham «Suggs» McPherson, raccontata da lui stesso.
Il ragazzaccio della working class che durante gli anni ’70 portò al successo la band pop dei Madness (recentemente esibitosi a Torino), lanciandosi nello scenario allora consolidato dei rock-pub.
Alle 21.00 la grande festa di chiusura del BIFF#4 per festeggiare un’altra edizione del Festival trascorsa insieme e per darsi appuntamento all’anno prossimo.
La quarta edizione del BIFF – British Irish Film Fest è organizzata da The Italian British Society, associazione no profit fondata nel maggio 2015 da Daniele Manini, Alessandro Battaglini e Gianluca Monticone che ha l’obiettivo di promuovere e diffondere la conoscenza della cultura britannica.
BIFF#4 è realizzato grazie al patrocinio di Città di Torino e Circoscrizione 8, Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne.
Il Festival è organizzato anche grazie al prezioso contributo degli sponsor: Assicurazioni Generali, BlahBlah, Botz, Contesto Alimentare, Gaudenzio, La Limonaia, Le Putrelle, Libreria Luxemburg, Radio Banda Larga, Scannabue, Six Nations, Sorij, VinoLento, Xingu e XXL Cafè.