I festival servono anche a scoprire storie di cui possiamo essere completamente all’oscuro. Per quanto mi riguarda il caso della festa per la Madonna delle galline che ogni anno si svolge a Pagani, in provincia di Salerno, una settimana dopo Pasqua.
La festa è raccontata con maestria da Elisa Flaminia Inno nel suo Pagani. La regista si è trasferita nel paesino per entrare in contatto con la comunità e seguire tutta la preparazione, che dura più di un mese. Qual è la particolarità di questa festa? Pur essendo una festa squisitamente religiosa, ad avere un ruolo fondamentale, centrale, quasi di maestri di cerimonia sono i femminielli napoletani.
Vi assicuro che dal documentario viene fuori una tradizione che travalica il tempo e bypassa serenamente la Chiesa di Roma. Quello che conta è la fede della comunità, una fede che si sviluppa fortemente intorno ad una serie di riti molto articolati che prevedono lunghi preparativi, come la realizzazione dei toselli (altari segreti di omaggi alla Madonna), canti ripetuti e tradizionalmente lamentosi e nauralmente la processione finale.
Ma in tutto questo un ruolo di primissimo piano lo ha la comunità di femminielli locale. Maestri di cerimonia, portatori di una tradizione precristiana legata al culto della madre Terra (di cui sono veri e propri sacerdoti), sono protagonisti assoluti di almeno tre momenti nel corso del mese che avvicina alla processione. Il matrimonio della Zeza, la morte di Carnevale e la figliata dei femminielli (con la nascita di un neonato priapesco i cui riferimenti alla fertilità sono evidenti).
E in tutto questo la chiesa? Il problema non si pone. La festa della Madonna delle galline (il quadro che la rappresenta venne trovato dalle galline) è una festa della comunità, una festa di grande fede, in cui la Madonna si fonde con la madre Terra e in cui i femminielli sono la porta per raggiungere la divinità.
Al Massimo, in sala e su via Verdi, alcuni dei protagonisti di Pagani (del film e del paese) hanno regalato ai presenti momenti di spettacolo puro come quello che vedete nel video qui sotto.