Mettetevi comodi perchè questo è un filmone. Dopo attenta riflessione, e non più a caldo, affermo con sicurezza che Goksung – The Wailing di Hong-Jin Na è un horror con i controcazzi ed è il miglior film a tema possessione diabolica dai tempi de L’esorcista (non ho ancora capito se davanti o dietro, forse rivedendolo…)
Siamo in un villaggio Koreano. I poliziotti del luogo, poco avvezzi a casi di cronaca nera, (tra i quali il nostro bonaccione protagonista) si trovano ad affrontare una serie di omicidi. Sembrerebbe che persone normali impazziscano e sterminino le proprie famiglie. Unico segno fisico: una violenta eruzione cutanea sui corpi dei presunti assassini.
Inoltre nel villaggio si è da poco trasferito un solitario giapponese che viene ovviamente accusato di essere il colpevole. Che sia un fantasma? Un demone? Uno sciamano cattivo? E’ lui a far impazzire tutti?
Quando anche la figlia del protagonista mostra segni di instabilità la situazione precipita.
Hong-Jin ci regala davvero uno splendido horror. Teso, pacato, splatter al momento giusto. Anche divertente in tutta la prima parte, con questo pacioso, fifone e mangione poliziotto di campagna.
Abbiamo ambienti splendidi, e una fotografia davvero notevole, che contribuisce a rendere molto bello visivamente il film.
Ma soprattutto abbiamo una costruzione perfetta della vicenda e delle singole scene. Una tensione che cresce, un intrigo difficile da districare. E’ chiaro che siamo davanti a qualcosa di soprannaturale. Ma cosa? Chi sono i buoni e chi i cattivi? A chi chiedere aiuto?
Davvero uno dei migliori film sulle possessioni. Con una sequenza di esorcismo (all’asiatica) assolutamente esemplare. E a proposito di esorcismi la faccenda si fa complessa e affascinante perchè il film unisce le tradizioni buddista e cristiana in un unica lotta contro il male.
Se avete occasione (e se vi piace il genere) non perdete questo film!