Giovedì prossimo ne sapremo di più dopo la conferenza stampa di presentazione (io una cosa in realtà già la so ma ancora non posso dirvela), intanto arrivano briciole di notizie dall’ormai imminente Torino Gay&Lesbian Film Fest.
L’ultima è che tra i titoli in cartellone ben nove arrivano da Berlino! Nel senso che hanno partecipato alla Berlinale.
Due hanno vinto i Teddy Awards – i premi che il Festival di Berlino assegna ai film con tematiche GLBT – e sono a Torino nel Concorso lungometraggi. Si tratta di “Der Kreis (The Circle)” dello svizzero Stefan Haupt e di “Hoje eu quero voltar sozinho (The Way He Looks)” del brasiliano Daniel Ribeiro, tratto dall’omonimo cortometraggio che nel 2011 vinse il Concorso cortometraggi al TGLFF.
Anche “Test”, dell’americano Chris Mason Johnson (a Berlino nella sezione Panorama) concorre nei lungometraggi. Tra l’altro il film è stato pluripremiato all’Outfest di Los Angeles.
Sempre dalla sezione Panorama di Berlino provengono altri due film. “The Dog” degli americani Allison Berg e Frank Keraudren, in competizione al TGLFF tra i documentari, che racconta la vera storia di John Wojtowicz, l’uomo che ispirò il famoso film di Sidney Lumet, “Quel pomeriggio di un giorno da cani”. L’altro titolo è “Ye (The Night)”, opera prima del ventunenne cinese Zhou Hao (programmato nella sezione “Forever Young”). Il film racconta la storia di Tuberose, giovane ragazzo che vende il proprio corpo in un vicolo della metropoli cinese Chongqing, coinvolto in una morbosa relazione a tre con la prostituta Narciso e un cliente di nome Rose.
Ed in “Forever Young” sono presenti anche due dei tre cortometraggi “berlinesi” scelti dal TGLFF: “iBhokhwe (The Goat)” di John Trengove su un antico rituale di circoncisione sudafricano e “El carro azul (The Blue Car)” della tedesca Valerie Heine. Il terzo, “Vetrarmorgun (Winter Morning)” di Sakaris Stórá, primo film a tematica gay proveniente dalle Isole Faroe, è incluso nel Concorso cortometraggi.
Nell’Open Eyes dedicato al regista sudcoreano Leesong Hee-il, infine, c’è “Ya-gan-bi-haeng (Night Flight)”, grande successo a Berlino, atto di accusa contro il bullismo e ultimo film del regista sudcoreano cui il TGLFF riserva un omaggio.
