Con alle spalle un’edizione dalla formula inedita che ha portato nelle arene estive e luoghi culturali torinesi film accolti con interesse e ampia partecipazione di pubblico, il Glocal Film Festival si proietta verso il 2021 e apre le call per raccogliere nuovi documentari e cortometraggi made in Piemonte, prodotti nel 2020.
Come da tradizione, il lancio dei bandi delle sezioni competitive Panoramica Doc e Spazio Piemonte per la 20a edizione del Glocal Film Festival, che si terrà dall’11 al 15 marzo 2021 al Cinema Massimo-MNC, si sposa con una serata dal respiro internazionale: la tappa torinese del Manhattan Short Film Festival.
Anche quest’anno, grazie all’Associazione Piemonte Movie, Torino si unirà a questo evento globale che prende vita in oltre 400 città di tutti e sei i continenti con un mese di proiezioni; i 9 corti finalisti della 23a edizione del festival con base a New York saranno in programma al Cinema Ambrosio di Torino, mercoledì 7 ottobre alle 21 (Corso Vittorio Emanuele II, 52. Ingresso 5 €. Biglietti online. Proiezione in V.O. con sottotitoli inglesi quando non in lingua inglese).
I nove prescelti di quest’anno provengono da Australia, Finlandia, Francia, Iran, Israele, Macedonia del Nord, Palestina, Russia e Stati Uniti, e usano generi come dramma, commedia e animazione per affrontare un numero sorprendente di temi, che vanno dall’identità alla genitorialità raccontati da sguardi di registi sia maschili che femminili, spesso ispirati da esperienze personali e talvolta strazianti.
Selezionati tra 971 film provenienti da 54 paesi, i 9 migliori titoli della produzione internazionale di film brevi parteciperanno di diritto alla corsa agli Oscar 2021, dopo essere passati al vaglio della platea mondiale del Manhattan Short che per oltre un mese (fino al 31 ottobre) avrà modo di vederli sul grande schermo e votare il Migliore Corto e il Migliore Interprete.
Le iscrizioni al 20° Glocal Film Festival saranno aperte fino al 15 dicembre 2020 a documentari e cortometraggi (fino a 30’) girati in regione o da case di produzione e registi piemontesi realizzati nell’anno in corso, che potranno ambire a concorrere nelle sezioni competitive Panoramica Doc e Spazio Piemonte per aggiudicarsi il Premio Torèt – Alberto Signetto per il Miglior Documentario (2.500 €) e il Premio Torèt Miglior Cortometraggio (1.500 €), oltre ad altri premi di categoria e ai premi dei partner.
Questi sono i 9 finalisti del
SAFE SPACE di Jake Robb (Australia, 5’35’’)
Sinossi: Due navigati detective elaborano una complessa tecnica di interrogatorio per intimidire un potenziale testimone di un caso di corruzione della polizia.
THE STICK di Teppo Airaksinen (Finlandia, 11’)
Sinossi: Una bambina persegue determinata il suo sogno di possedere un cane, proprio mentre il matrimonio dei suoi genitori si sbriciola intorno a lei.
EXAM di Sonia K Hadad (Iran, 15’)
Sinossi: Una teenager si ritrova coinvolta in un traffico di cocaina, nonostante il rigido controllo delle autorità religiose.
HEY, GRAY di Nikita Khozyainov (Russia, 13’50’’)
Sinossi: In punto di morte, un ricco uomo d’affari rincontra il suo vecchio cane Gray, che aveva abbandonato per strada molti anni prima.
WHITE EYE di Tomer Shushan (Israele, 20’)
Sinossi: Un uomo ritrova la sua bicicletta rubata, ma il costo per riaverla è più alto di quanto si aspetti.
STICKER di Georgi M Unkovski (Macedonia del Nord, 18’45’’)
Sinossi: Dopo un tentativo fallito di rinnovare il bollo alla sua auto, Dejan cade in una trappola burocratica che mette alla prova la sua determinazione ad essere un padre responsabile.
TWO LITTLE BOYS di Farbod Khoshtinat (USA, 13’12’’)
Sinossi: L’amore segreto di un ragazzo nei confronti del bullo che lo tormenta, li trascinerà in una spirale di confessioni e conseguenze inaspettate.
MAESTRO di Florian Babikian & Victor Caire (Francia, 1’40’’)
Sinossi: Uno scoiattolo armato di bacchetta dirige un coro notturno di creature della foresta amanti dell’opera.
THE PRESENT di Farah Nabulsi (Stato di Palestina, 24’)
Sinossi: Per il suo anniversario di matrimonio, Yusef e sua figlia Yasmine vanno in Cisgiordania per comprare un regalo alla moglie. Tra soldati e posti di blocco, lo shopping si rivela alquanto pericoloso.