Maxi risarcimento danni di Trenitalia da 2300 euro a un cittadino per non essere stato informato sui problemi di un treno

Sentenza storica contro Trenitalia: sono state accolte le tesi giudiziarie proposte dall’avvocato Andrea Mannino per mancata informazione con maxi risarcimento danni da 2337 euro.  Per la prima volta in Italia Trenitalia è stata infatti obbligata a risarcire un cliente per i danni subiti a causa di un ritardo disinformato. Si tratta di un disservizio riguardava un treno da Roma Termini all’aeroporto di Fiumicino, costo del biglietto nel 2009 euro 5,00, che pur subendo un considerevole ritardo per cause tecniche, non veniva in alcun modo segnalato all’utenza in attesa. L’avvocato Andrea Mannino racconta:  “Non ho avuto alcuna esitazione a portare a giudizio Trenitalia perché ho subito principalmente un considerevole danno economico da mancato guadagno di una prestazione professionale che quel giorno avrei dovuto erogare, se avessi avuto almeno la possibilità di scegliere di raggiungere l’aeroporto di Fiumicino con un taxi o con altro mezzo. Ma purtroppo Trenitalia, come accade troppo spesso, non ha avuto la cortesia di informare in modo utile le centinaia di persone presenti alla stazione Termini di Roma di un ritardo facilmente comunicabile”.  L’avvocato Mannino ritiene che la sentenza apra la strada, almeno in teoria, ad una nuova correttezza nei rapporti fra clienti ed aziende: “Al di là della piccola soddisfazione personale, questo è uno di quei momenti, nella vita di un legale, nei quali si ritrova con orgoglio il senso di utilità sociale della professione. La causa vinta, infatti, apre a tanti altri consumatori la possibilità, una volta tanto, di vedere soddisfatte le proprie ragioni contro un gigante economico che in questo caso specifico è anche in regime di monopolio. In fondo è la storia di Davide contro Golia”.

Autore: Redazione

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