L’Associazione Utenti Ferrovia Chivasso – Ivrea – Aosta ha inviato un comunicato sulle soppressioni di servizi ferroviari in Regione Valle d’Aosta che interessano anche gli utenti piemontesi della linea.
L’Assessorato ai Trasporti della Regione Valle d’Aosta si è distinto, in questi ultimi travagliati anni nei quali sono venuti al pettine i problemi del servizio ferroviario sulla direttrice Torino – Ivrea – Aosta, per l’assoluta incapacità di affrontare e risolvere i problemi che man mano si presentavano. Facile ricordare la testardaggine con la quale la Regione VDA si è spesa nella promozione.
del progetto di “Lunetta di Chivasso” (salvo fare poi marcia indietro solo davanti all’evidenza dell’assurdità di quel progetto) piuttosto che la “sorpresa” di fronte al divieto di accesso dei locomotori diesel a Porta Susa. O ancora la cocciutaggine nel rivendicare le sostituzioni del locomotore a Chivasso che provocavano enormi ritardi (salvo poi arrendersi all’evidenza della necessità di fare le “rotture di carico”). E anche (l’elenco è incompleto) l’ostinazione tuttora presente volta a impedire che le rotture di carico si facciano a Ivrea invece che a Chivasso, dove sono più complesse e pericolose (quando si arrenderanno anche a questa evidenza?).
In perfetta continuità con l’incapacità dimostrata in questi anni, un altro grave problema non è stato affrontato per tempo dall’Assessorato valdostano ed ora viene prepotentemente alla luce. Con una lettera del 13 luglio scorso (vedi allegato) Trenitalia annuncia di essere costretta a “riperimetrare” (cioè a tagliare corse) in Valle d’Aosta. I primi tagli sono programmati dal 29 luglio, altri dal 9 settembre, e il contenuto della lettera non fa presagire nulla di buono per il 2013.
La motivazione dei tagli è presto detta. Come forse non tutti sanno, il servizio ferroviario in Valle d’Aosta è interamente a carico dello Stato. La Regione autonoma, infatti, non ha effettuato il trasferimento delle deleghe sul TPL come tutte le Regioni italiane, e dunque non esiste un Contratto di Servizio tra Regione VDA e Trenitalia che assicuri quantità e qualità dei servizi ferroviari erogati. È opportuno precisare che una delle conseguenze del trasferimento delle deleghe è che la Regione contribuisca, con fondi propri, alla erogazione del servizio. Poiché lo Stato ha tagliato le risorse alle ferrovie a livello nazionale (una delle conseguenze fu il taglio dei cosiddetti “servizi universali”, tra cui i treni notturni, dallo scorso dicembre) ecco che Trenitalia si accinge a tagliare anche in Valle. Per la verità, qualche mese fa la Regione VDA ha finalmente chiesto il trasferimento delle deleghe, ma evidentemente l’ha fatto troppo tardi. Si dice, peraltro, che la Regione abbia chiesto a FS delle contropartite.
I tagli riguardano in modo pesantissimo la linea tra Aosta e Prè St. Didier, ma anche in modo significativo la tratta tra Ivrea e Aosta. Qui viene in evidenza l’ennesima anomalia di questa linea: la competenza del servizio tra Ivrea e Aosta è della Regione Valle d’Aosta. Ferroviariamente parlando, la Valle d’Aosta non inizia a Pont St. Martin, bensì appena si supera la stazione di Ivrea. Ferroviariamente parlando, cioè, Borgofranco è in Valle d’Aosta! Le conseguenze dei tagli, quindi, riguardano anche viaggiatori canavesani e piemontesi, che si trovano ridotto in modo significativo il servizio per scelte (meglio dire errori!) della Regione VDA.
Si noti, invece, che la lettera di Trenitalia ha come destinatario la sola Regione Valle d’Aosta. Ciò è significativo, ma inaccettabile visto che le conseguenze ricadono anche sul Piemonte. Chiediamo con forza che la Regione Piemonte intervenga in questa vicenda a tutela delle centinaia di pendolari canavesani e piemontesi che utilizzano i treni sulla tratta Ivrea – Aosta, che peraltro sono già stati penalizzati dalla recente riduzione delle corse dei servizi su gomma sempre nella tratta tra Ivrea e Aosta.