Al via il Mesap per la meccatronica

Nasce in Piemonte il Polo regionale di Innovazione della Meccatronica e dei Sistemi avanzati di produzione (Mesap). Ad esso aderiscono, al momento, 85 imprese e 6 centri di ricerca e trasferimento tecnologico (Universita’, Politecnico, l’Istituto Superiore Mario Boella, l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, il CSP e l’Environment Park) con un numero di 16.000 addetti.

Il 77% sono piccole e medie imprese. Il restante 23% sono grandi imprese, fra le quali figurano: Comau, Prima Industrie, Microtecnica, Valeo, Michelin, Varian, Elbi, SKF, Olsa, Fidia, Ocap. Il programma di ricerca ha due principali obiettivi: lo sviluppo e il travaso di nuove conoscenze dagli operatori della ricerca alle imprese ed il trasferimento e l’applicazione delle competenze specifiche di settore a nuovi ambiti applicativi, determinando l’apertura di nuove linee di prodotti/sistemi/componenti e lo sviluppo di nuovi processi produttivi.

Gli ambiti di ricerca e innovazione si riassumono in tre grandi linee: prodotti “Smart”, “processi “Flex” e processi “Green”. “Quando abbiamo deciso di dar vita al Polo della Meccatronica e dei Sistemi Avanzati di Produzione – ha spiegato il presidente dell’Unione Industriale di Torino Gianfranco Carbonato, nel corso di una conferenza stampa – sapevamo che si sarebbe trattato di un progetto molto impegnativo, di una sorta di scommessa, tenuto anche conto del difficile momento che stiamo vivendo. Abbiamo in qualche modo gettato il cuore oltre l’ostacolo e i risultati ci stanno dando ragione. In pochi mesi il numero delle imprese e’ cresciuto sensibilmente. Abbiamo creato una rete di soggetti, che dialogano efficacemente tra di loro, dando vita a progetti comuni e a un effettivo trasferimento di conoscenze reciproco”.

“Il Polo regionale che presentiamo oggi – ha aggiunto – l’assessore all’Industria e Innovazione della Regione Piemonte, Andrea Bairati – e’ la concreta manifestazione della volonta’ della Regione Piemonte di contribuire all’uscita delle nostre imprese della crisi, ripartendo proprio dalla valorizzazione di quei settori portanti dell’economia reale rappresentati dalle industrie manifatturiere. Investire nella meccatronica e nell’automazione dei sistemi di produzione, significa investire anche in ricerca e innovazione, valorizzando il know how delle aziende attive sul nostro territorio, specie in un momento in cui e’ particolarmente importante dar loro una risposta per il rilancio competitivo, in comparti strategici dell’economia piemontese, quali l’automotive, la robotica, l’aerospazio e l’automazione industriale”