Torino puo' farcela

Chi controlla la correttezza degli avvocati?

Ritengo auspicabile che un giorno venga meno la distinzione di funzioni tra avvocati e notai, questo pero’ non puo` avvenire nelle condizioni attuali.
Mentre i magistrati sono per 2/3 controllati da loro stessi e per un 1/3 controllati da altri, gli avvocati sono totalmente controllati da loro stessi. In particolare quando si tratta di giudicare sulla correttezza del loro comportamento non c`e` rappresentanza degli utenti, del pubblico in generale e verrebbe da concludere che la regola piu` spesso applicata e` "cane non mangia cane". E` raro sentire di avvocati ammoniti, sospesi o cacciati dall’ordine, mentre per esempio in Inghilterra cio’ e` molto frequente, anche se la`, per ora, il controllo e` ancora fatto tutto da avvocati. Esiste un progetto del governo inglese per delegare ad un`autorita` indipendente il controllo disciplinare sugli avvocati. Solo questa minaccia, ha spinto l’ordine professionale inglese (Law Society) a divenire molto piu’ severo. Per esempio, un avvocato che da la sua parola di fare qualcosa e non lo fa, puo’ essere (e spesso viene) radiato dalla professione.
Fin tanto che gli avvocati saranno percepiti dalla gente come piu’ al servizio di interessi, anche illegittimi, di una parte o di loro stessi piuttosto che della giustizia e di una rigorosa deontologia professionale, sara` difficile estendere a loro le competenze dei notai.

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