Alcune idee per il Museo Egizio

Il museo egizio
di Torino sta cambiando.
Io mi permetto di
dare alcuni consigli.
Prima di tutto, il Museo dovrebbe avere una serie di obiettivi. Proporrei i
seguenti:

  • Conservare un patrimonio prezioso.
  • Favorire lo studio e la ricerca sull`Antico Egitto.
  • Insegnare al grande pubblico.
  • Generare reddito ed occupazione.
  • Aiutarci a migliorare i nostri legami con l`Egitto di oggi.

Altri hanno gia`
detto che il Museo dovrebbe diventare piu` facile da visitare, piu` attraente.
Tempo fa,  trovai che molti oggetti erano
datati solo coi nomi delle dinastie o dei monarchi regnanti. Questo ad un
profano, come me, dice assai poco. Non dico di non
mettere queste indicazioni, dico di aggiungere anche delle date tipo “1000
a.c.” Le spiegazioni ovviamente dovrebbero essere sempre anche in inglese e
magari francese e tedesco. All`ingresso si possono fornire dele fotocopie con
traduzioni in altre lingue delle didascalie di almeno alcuni pezzi fondamentali.
Queste fotocopie dovrebbero essere disponibili anche in arabo, russo, cinese, indi,
turco, oltre che nelle piu` diffuse
lingue europee.

Video e filmati potrebbero farci vedere
ricostruzioni degli oggeti nel loro contesto originario o darci spiegazioni
sulla vita e la storia degli Egizi. Ideali sono certe cuffie nelle quali si
puo` adattare la lingua e l`oggetto di interesse. Se sono davanti alla statua
41 e parlo portoghese, mi racconteranno in portoghese vita morte e miracoli
della statua 41.

Il negozio/libreria
contiene relativamente pochi oggetti. Sarebbe bello potere acquistare
riproduzioni delle statue e dei sarcofagi del museo, nonche` di pitture ed
oggetti di uso quotidiano, come pettini, piatti , scodelle e vestiti.

 Ci vorrebbe
inoltre:

  • uno spazio dedicato alla scienza e
         alla tecnica presso gli Egizi:
         matematica, astronomia, idraulica, ingegneria, chirurgia…solo per fare
         alcuni nomi. Certo bisognerebbe tirare dentro la competenza matematici,
         astronomi, medici e di altri esperti di varie discipline.
     
  • uno spazio dedicato alla musica degli
         egizi, con ricostruzioni dei loro strumenti ,  offrendo a gente esperta e meno esperta
         la possibilita` di suonarli.
  • uno spazio dedicato alla cosmesi.
         Molte signore e signorine e magari anche qualche signore potrebbero essere interessati a provare gli unguenti ed i trucchi che si usavano 3000 anni fa.
  • uno spazio dedicato ai giochi con cui gli Egizi giocavano. Anche noi dovremmo poter giocare i loro giochi.

 
Ci dovrebbe
essere la possibilita` di mangiare il cibo che mangiavano gli Egizi.

Inoltre e` essenziale
la presenza di  un caffe`  dove fermarsi rilassatamente a leggere o
chiaccherare. Nel locale del caffe`, la disponibilita` di porte wireless per potersi collegare a internet con il proprio laptop sarebbe benvenuta.
Il museo potra`
anche cercare di coinvolgere la comunita` degli Egiziani che vivono a Torino ed
in Piemonte. Il Museo e` un grande legame che ci unisce a loro. Sarebbe bello
trovare delle occasioni per parlare anche dell`Egitto moderno, dei suoi abitanti,
dei suoi scrittori, del fatto che oggi non c`e` molta piu`democrazia  che 3000
anni fa, ma che e` comunque una societa` interessante e piena di fermenti .

 Infine molti, visitando
il museo Egizio di Torino restano impressionati dall` attenzione che quella grande
civilta` prestava ai morti. Qualcuno sara` certamente attratto dall`idea di
venire un giorno , dopo la propria morte, mummificato. Perche` non poter
prenotare la propria mummificazione, se lo si desidera? Il Museo dovrebbe farsi
garante che avvenga secondo procedure autenticamente e rigorosamente di tipo faraonico.

 Infine sara` anche il
caso di migliorare ed aggiornare il sito internet (http://www.museoegizio.org),  il quale come e` oggi,  e` tutt`altro che attraente ed e`
rigorosamente mono-lingua.

Autore: Gustavo Rinaldi

Nato a Torino nel 1967, la sua prima maestra e` stata una vittima delle repressioni bolsceviche, Maria Bruch. Ha frequentato sia la scuola pubblica che quella dei Gesuiti. Come volontario ha promosso prima una raccolta carta e poi la riorganizzazione del gentro di formazione agricola di Andriamboasary in Madagascar. Ha fondato l'associazione Enthusiasmus che per piu' di dieci anni si e` occupata di formazione politico-sociale dei giovani, permettendo a molti giovani di conoscere il mondo esterno ed a qualcuno/a di trovare moglie o marito. Nel 1991 e` stato testimone oculare dei moti di piazza che a Leningrado si opponevano al tentato golpe anti-riformatore. Nel 1994 si e` laureato in economia con Sergio Ricossa ed ha prestato servizio presso l'Istituto Penale Minorile "Ferrante Aporti", occupandosi dei denari e delle spese dei detenuti. Dal 1995 ha iniziato a lavorare per diversi progetti di valutazione e formazione promossi dall'Unione Europea e da altri enti nell'ex Unione Sovietica. Nel 2000-2001 e` stato consigliere economico del governo della Georgia. Nel 2006 ha conseguito il Ph.D. in economics all'Imperial College dell'University of London. Ha lavorato come economista per l'Institute of Alcohol Studies di Londra. Dal 2008 lavora per l'universita' di Torino dove oggi insegna public economics; insegna inoltre fundamentals in mathematics ed economics for managers ad ESCP-Europe.