Qualcosa da dire contro la corruzione a fianco di Snowden, Assange e Manning

E’ arrivata in Italia l’opera di Davide Dormino “Anything to say?” dedicata a quelli che hanno il coraggio di prendere una responsabilità e raccontare il fatti di cui sono a conoscenza senza reticenza o paure. per la Giornata internazionale contro la corruzione  Riparte il futuro ha pubblicato un vademecum che raccoglie tutte le iniziative e gli strumenti presenti in Italia che aiutano i cittadini a fare la propria piccola parte nella grande battaglia contro la corruzione. Nel suo piccolo Quotidiano Piemontese ha creato Piemonteleaks

Da qualche giorno davanti all’Università La Sapienza di Roma è comparsa una scultura in bronzo che cattura l’attenzione dei passanti: rappresenta tre figure a grandezza naturale erette in posizione fiera su tre sedie allineate. Accanto ad esse una sedia vuota dove chiunque è chiamato a salire. Si tratta di “Anything to say?” dell’artista viterbese, romano di adozione, Davide Dormino. Un monumento itinerante dedicato alle tre icone mondiali del whistleblowing, ovvero Edward Snowden, Julian Assange e Chelsea Manning, e a tutti coloro che hanno trovato o troveranno il coraggio di spostarsi dalla loro posizione comoda assumendosi una responsabilità di fronte al resto del mondo.

Dopo varie tappe che l’hanno portata a Berlino, Ginevra, Parigi, Strasburgo, Perugia e Dresda, l’opera approda nella Capitale, in Piazzale Aldo Moro, proprio pochi giorni prima del 14 dicembre, data entro cui si potranno presentare in commissione Affari Costituzionali al Senato gli emendamenti al testo sul whistleblowing. La legge – tuttora inesistente nel nostro Paese – dovrebbe tutelare chi segnala corruzione e illegalità sul posto di lavoro ma il testo in discussione non rispecchia i punti irrinunciabili richiesti da Riparte il futuro, primo fra tutti il fondo di sostegno economico per i segnalanti.