La fine del Regno della Mole

Nel 2005 gli Statuto dopo essersi autoesiliati da Torino, stufi dei suoi poteri forti scrissero Il Regno della Mole.
Forse non pensavano e speravano che 8-10 anni dopo il Regno si starebbe dissolvendo.

I testi della canzone

In esilio non sono stati mai
da cent’anni regnan qui da noi
son saliti in auto
sopra un trono che
condiziona tutto quel che c’è

Non si muove foglia senza che
a decidere sia stato il re
la famiglia vuole
quindi si potrà
anche l’aria è loro qui in città

Questo è un feudo e non una città
ogni cosa è loro proprietà
quattro ruote han soffocato
ogni libertà
e chi non è d’accordo sparirà

Cittadini come sudditi
ricattati nella fabbrica
vincono i ruffiani
tutti schiavi di
qui regnanti da cent’anni qui

Questo è un feudo e non una città
ogni cosa è loro proprietà
quattro ruote han soffocato
ogni libertà
e chi non è d’accordo sparirà

Regno della mole
dirò sempre no
a sua altezza non m’inchinerò

Regno della mole
dirò sempre no
a sua altezza non m’inchinerò

Il giornale chiede prima al re
come e cosa scrivere di te
se tu non sei servo
non ti vendi a lui
i tuoi giorni resteranno bui

I politici si prostrano
le divise lo proteggono
gli abiti talari
li han già fatti dei
burattini che manovra lui

Questo è un feudo e non una città
ogni cosa è loro proprietà
quattro ruote han soffocato
ogni libertà
e chi non è d’accordo sparirà

Regno della mole
dirò sempre no
a sua altezza non m’inchinerò

Regno della mole
dirò sempre no
a sua altezza non m’inchinerò

Autore: Redazione

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