Tornano le cicogne bianche in Italia. In Sicilia nidificano oltre 70 coppie

Erano quasi estinte, ma ora sorvolano indisturbate i cieli della Sicilia. Sono tornate le cicogne in Italia e sono tornate in grande stile. 70 coppie di uccelli bianchi hanno scelto l’isola italiana come loro casa e il numero rappresenta un vero e proprio record per il Bel paese dove le prime due coppie si sono fatte vive 20 anni fa, dopo oltre 500 di assenza. Insomma, un ben tornate a casa. Se, in passato era molto raro vederle, oggi le cicogne sono sempre più numerose in Italia. Le prime hanno fatto capolino in Piemonte dove nel cuneese, a Racconigi, esiste il primo centro di riproduzione della specie, voluto da Bruno Vaschetti, ornitologo dell’associazione Cicogne e Anatidi che, poco alla volta le ha portate dall’est europeo. Il centro opera dal 1985 e si occupa della reintroduzione della cicogna bianca, estinta dall’Italia come nidificante dal Settecento.Le 70 coppie in questione stanno nidificando tra la Piana di Gela, quella di Catania, le province si Siracusa, Agrigento, Trapani e Palermo. Ad annunciarlo è la Lipu BirdLife Italia, lega italiana protezione uccelli, secondo cui dal 1992, anno della prima nidificazione a Lentini, nel siracusano, il numero di coppie è incrementato fino a raggiungere la popolazione odierna, ma l’attuale successo è figlio di un fallimento. Il primo tentativo di accoppiamento tra cicogne, infatti, finì in tragedia, visto che uno dei due esemplari uccise il partner.

Probabilmente grazie alle temperature miti della Sicilia, la cicogna bianca che, di solito migra d’inverno al caldo dell’Africa per tornare in primavera nelle zone di nidificazione europee, trascorre anche i mesi freddi sull’isola e pare che qui prediliga appollaiarsi e fare il nido sui tralicci della media tensione dell’Enel. Le “cicogne siciliane” presentano un bel piumaggio candido con punta e coda delle ali nere, becco e zampe rosse mentre le dimensioni delle loro ali aperte sono notevoli, 180 centimetri, circa.

Oltre alla cicogne, forse fra qualche anno sarà possibile avvistare anche il gobbo rugginoso, un’anatra tuffatrice, estinta nel nostro Paese dagli anni Settanta e che l’associazione di Racconigi, insieme alla Lipu, cerca di reintrodurre.