Sul sito dell’Avon, nella sezione intitolata “impegno al rispetto per gli animali” si legge “Avon dimostra la sicurezza dei propri prodotti senza nessun esperimento sugli animali”. Il mercato cinese dove le aziende in questione vantano una parte dei propri clienti, non solo fa uso della sperimentazione animale ma non autorizza la vendita di prodotti non testati, pertanto Avon, Estee Lauder e Mary kay avrebbero perso clientela orientale, così per non correre tale rischio, hanno mentito, secondo la Peta.
C’è da dire sia, che ora, vista l’attenzione dei media alla questione, le autorità – si spera – procedono ai dovuti controlli per verificare i fatti, sia che la Peta, nota a livello mondiale, è spesso oggetto di aspre critiche sui propri metodi. E’ il caso delle tante discussioni nate in merito all’eutanasia praticata dall’associazione e alle sue campagne pubblicitarie, considerate shock per le forti immagini. Immagini, però che evidenziano solo quanto accade dietro una porta chiusa di laboratorio dove muoiono creature per soddisfare le esigenze di un mercato che non ha più motivo di esistere. Le alternative alla sperimentazione ci sono!