Al Gufo Bianco

Al Gufo Bianco

Corso Dante Alighieri, 129, 10126 Torino
Telefono: 011 669 2577
Chiuso il sabato a pranzo e la domenica tutto il giorno.
 
VOTO FINALE: 6 ½





ATMOSFERA [VOTO: 6]

Molto formale, quasi d’altri tempi. Il personale accoglie i clienti alla porta, ripone nell’armadio i loro cappotti, li accompagna al tavolo, indica alle signore gli sgabelli appositamente inseriti tra una sedia e l’altra per potervi sistemare le borse. E poi il tocco di classe: una carta senza prezzi per le signore, accortezza (sessista, diciamolo) che fa gongolare un certo tipo di donna (mobile) e venire il mal di fegato a un certo tipo di uomo (ragno).

CUCINA [VOTO: 7]

Tipica piemontese con qualche piccola digressione sul pesce. Dal flan di topinambur con fonduta al peperone in bagna cauda. Dagli agnolotti ai tajarin. Dalla battuta al vitello tonnato. Ideale l’antipasto misto caldo, per provare di tutto un po’. Da non perdere il carrello dei salumi (ottima la salsiccia cruda) e quello dei formaggi. Tra i primi, si segnalano i ravioli di zucca al burro e amaretti e quelli ripieni di cernia. Per gli stomaci forti, da non perdere il fritto di cervella e carciofi. Chi ama il bollito, invece, faccia un salto il giovedì, da ottobre a marzo, per godere del Gran Carrello di Bollito Misto Piemontese. Buona la selezione di vini.

STAFF [VOTO: 8]

Molto cortese, cerimonioso. Grazie, prego, scusi, mi consenta. Tanti, encomiabili segnali di attenzione al cliente che in molti locali si sono persi. Al punto da sentirsi, talvolta, a disagio. Anche un po’ meno basterebbe.

PREZZI [VOTO: 5]

In tempi di crisi il Gufo Bianco non è certo il locale più indicato. Difficile stare sotto i 40-45 euro mangiando solo un antipasto, un primo (o un secondo) e il dolce.

PIATTO FORTE

Il carrello dei dolci. Tutti, dal primo all’ultimo. Tiramisù, torronata, spuma di zabaione e amaretti, cassata, bunet, gelatina di mandarini, torta Gianduja e tanto altro. Da crisi iperglicemica. Coccole infinite per carenti d’affetto.

PIATTO DEBOLE

Il Gufo scivola proprio su uno dei piatti principe della cucina piemontese, il vitello tonnato: la carne non è rosa dentro (sarà una scelta o un errore?) e la salsa ha quella leggera patina giallastra che si forma quando è preparata (o è stata tenuta scoperta) da un po’.

TOILETTE [VOTO: 8]

Pulita, in ordine.

CONSIGLIO NON RICHIESTO

Abbassare le luci per rendere l’atmosfera più intima. I colori e gli arredi, piuttosto freddi, non aiutano. Tanto vale puntare sugli effetti speciali.