Approvata la relazione Tarabella sulla parità tra uomo e donna

parita-uomo-e-donna Dall’Europa passano e passeranno progetti culturali, sociali e libertari. Proprio ieri abbiamo discusso e approvato a larga maggioranza la relazione curata dal collega Marc Tarabella sulla parità tra uomo e donna.

Uno dei nodi della relazione è il passaggio in cui insiste sul fatto che le donne debbano avere il controllo dei loro diritti sessuali e riproduttivi, segnatamente attraverso un accesso agevole alla contraccezione e all’aborto; sostiene pertanto le misure e le azioni volte a migliorare l’accesso delle donne ai servizi di salute sessuale e riproduttiva e a meglio informarle sui loro diritti e sui servizi disponibili; invita gli Stati membri e la Commissione a porre in atto misure e azioni per sensibilizzare gli uomini sulle loro responsabilità in materia sessuale e riproduttiva . Non si tratta di essere a favore o contrari all’aborto, ma di libertà di decidere. Ed è di qualche giorno fa la notizia della giovanissima ragazza di Genova in fin di vita perchè il fidanzato le aveva comprato su internet un farmaco per farla abortire. Purtroppo sembra incredibile, ma ancora tante sono le vicende agghiaccianti come questa. Da noi malgrado una buona legge il suo uso non è affatto agevole a causa dell’abuso dell’obiezione di coscienza da parte di troppi medici.

Passaggio importante della relazione è anche quello dell’uguaglianza di accesso al lavoro e di stipendio tra uomo e donna, un gap che dobbiamo colmare in fretta. I dati sono sconfortanti: le donne in media sono pagate il 16,4% in meno degli uomini per svolgere le stesse funzioni e c’è una maggiore difficoltà di accesso al lavoro, anche perchè le donne spesso non hanno alternative e devono rimanere a casa per occuparsi dei figli o dei nipoti e degli anziani, per la mancanza di strutture adeguate o per i costi troppi alti di queste. il gender gap non migliora neanche a livello di ruoli: 2 su 3 manager sono uomini, mentre i due terzi di impiegati, segretarie e commesse sono donne.

L’Europa non può prescindere dall’uguaglianza e dalla parità di diritti per tutti, altrimenti sarà un fallimento che non ci possiamo permettere.