Per San Giovanni a Torino si Corre al Balon

corri_cartolinaMartedì 24 giugno 2014, l’associazione AMECE promuove la quarta edizione di Corri al Balôn, evento inserito nel programma ufficiale dei festeggiamenti di San Giovanni, patrono della Città di Torino. Corri al Balôn è un Festival interculturale, artistico e sportivo che si svolge fra le strade di Borgo Dora nell’area di Porta Palazzo, quartiere ricco di storia e simbolo delle vecchie e nuove migrazioni. La parte sportiva dell’evento, che avrà inizio alle 15.30, si articolerà in quattro momenti: il primo riservato ai bambini, oltre 200 nell’ultima edizione, su un anello di circa 800 metri con partenze e distanze diverse a seconda dell’età; il secondo a tutti i cittadini che percorreranno, a passo libero, un circuito allargato; il terzo una gara riservata ad atleti di alta qualificazione. La novità di quest’anno è la corsa Borgo Mundis Olimpiade, che coinvolgerà giovani di diversi paesi del mondo in una sfida interculturale. Leggi tutto “Per San Giovanni a Torino si Corre al Balon”

Al via la terza edizione di Radici: questa volta Davide DeMichelis ci fa conoscere Brasile, Etiopia, Cina e Senegal

Riparte venerdì 14 giugno su Rai 3 la terza edizione di Radici il programma che racconta il vissuto dei migranti in Italia. Dal Brasile all’Etiopia alla Cina e al Senegal: quattro storie di donne immigrate in Italia e delle loro  radici. Quattro reportage firmati da Davide Demichelis con la collaborazione di Alessandro Rocca, in onda il venerdì in seconda serata su Rai3 il 20, 27 giugno e il 4 e  luglio. Radici, l’altra faccia dell’immigrazione è il viaggio indietro, alle radici di una persona e della sua storia: un ritorno in patria per scoprire da quale ambiente vengono i diversamente italiani, Leggi tutto “Al via la terza edizione di Radici: questa volta Davide DeMichelis ci fa conoscere Brasile, Etiopia, Cina e Senegal”

Quattro incontri per scoprire le radici di donne immigrate in Italia

radiciCISV organizza quattro incontri per scoprire le storie e le emozioni di donne immigrate in Italia, che fanno ritorno al Paese d’origine ritrovando le loro Radici, il titolo del ciclo di documentari realizzati dai registi Davide Demichelis e Alessandro Rocca, presenti alle proiezioni per guidare gli spettatori lungo il filo delle motivazioni che spingono i migranti lontano dalla propria terra. Fanta Tiemtorè ha il sangue blu: il nonno era re, e quando da Lecco torna al villaggio di Namiyri la gente si inchina ancora al suo passaggio. Dopo 12 anni trascorsi a Parma, Coumbaly Diaw ha deciso di tornare in Senegal per lavorare con le donne e i giovani. Malia Zheng, socia di Associna, ci conduce invece alla scoperta della Cina, ma anche di Prato e Campi Bisenzio. Leggi tutto “Quattro incontri per scoprire le radici di donne immigrate in Italia”

Corteo a Torino di egiziani contro il regime militare in Egitto

Il centro di Torino ha visto il corteo di 200 egiziani, sostenitori di Morsi e contrari all’attuale governo egiziano , che hanno attraversato in corteo Torino al grido di Libertà libertà, per l’Egitto siamo qua. Alla comunità di residenti  a Torino si sono aggiunti egiziani arrivati in pullman da Milano. Il corteo è partito da San Salvario ed è terminato in piazza Castello. Una decina di egiziani favorevoli all’attuale governo si è avvicinata ai manifestanti ma è stata tenuta distante dalla polizia.

Il giorno dell’Epifania a Borgo Dora a Torino la Festa dei Popoli

ponte dei popoliLunedì 6 gennaio Borgo Dora, ospita dalle 15.00 alle 20.00 la Festa dei Popoli negli spazi dalla Bocciofila Mossetto al Sermig e al cortile del Maglio. Gli spazi della Bocciofila Mossetto in Lungo Dora Agrigento, 16 saranno il palcoscenico di una maratona di spettacoli, balli, canti e coreografie realizzate dalle comunità migranti in rappresentanza dei 150mila immigrati residenti a Torino, espressione di 200 diverse nazionalità. Leggi tutto “Il giorno dell’Epifania a Borgo Dora a Torino la Festa dei Popoli”

Una “Estate Resistente” per un “Arcipelago” di culture

ESTATE RESISTENTECon l’ondata di caldo di questi ultimi giorni, che ha regalato anche a Torino l’infelice primato del bollino rosso, alternata a improvvisi rovesci e grandinate, spesso si preferisce rimanere sul divano di casa davanti ad un ventilatore piuttosto che arrischiarsi in una passeggiata. Ma se scegliete di fare un giro per le strade semi-deserte di Torino, può capitare che vi imbattiate, alle spalle di Porta Susa, in un ombroso porticato che facilmente riconoscerete appartenere al Museo Diffuso della Resistenza. I grandi pannelli, infatti, hanno ciascuno impressa una semplice ma fondamentale parola: “libertà”, “diritti”, “pace”, “memoria”. Tale importante e suggestiva location è stata scelta per una altrettanto importante iniziativa, che attraverso una serie di eventi mira a rappresentare un “Arcipelago” di culture unite da un unico filo conduttore, che bene si esprime nel nome dato all’iniziativa: “Estate Resistente”. Leggi tutto “Una “Estate Resistente” per un “Arcipelago” di culture”

Tribaltown Festival 2013: un pezzo di Africa alla periferia di Torino

tribaltown-2013Molti, moltissimi gli eventi di questa estate torinese. Ma se quella che cercate è un’oasi di colori, profumi, ritmi e suoni del continente africano, al parco Colonnetti, alla periferia sud di Torino, potrete sicuramente trovarla.
E’ partito, infatti, ieri il Tribaltown Africa Festival 2013, che proseguirà per tutto il fine settimana e si concluderà la sera di domenica 21 luglio.
Nato dall’incontro e dalla collaborazione tra ALT Music Center e l’associazione culturale TAMRA, in collaborazione con Fly Technology e con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Torino, il Tribaltown Festival rappresenta un momento importante di incontro-confronto tra la cultura italiana e quella africana.
Dopo la riuscita e partecipata edizione dello scorso anno, il festival si propone ancora una volta, nelle intenzioni degli stessi organizzatori, come un “ritorno alle nostre origini tribali”, fondandosi sui valori di “accoglienza, integrazione, multiculturalità”, e con un particolare interesse ai temi dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile.
Numerose anche questa estate le iniziative, con grande spazio per quelle musicali, poiché la musica “qui è vista come linguaggio universale” che, “meglio di ogni altro, può veicolare l’integrazione culturale e l’unione tra i popoli”, spiega Paola, una delle responsabili dell’organizzazione dell’evento.
Aperti a tutti, quindi, sin dal pomeriggio, laboratori di danza e percussioni nei quali avvicinarsi in prima persona alle sonorità del continente africano, proiezioni di video, mostre no-stop di fotografia e pittura dove immergersi nelle immagini e nei colori dell’Africa, senza trascurare il piacere dei profumi e dei sapori, con una ricca cena africana che, sia stasera che domani, sarà possibile gustare al costo di 6 euro.
Ampio spazio anche per i bambini, soggetti fondamentali nel processo di integrazione e di scambio tra culture. Verranno loro dedicati, a partire dalle 17, laboratori nei quali esprimere idee e creatività attraverso la musica, il movimento corporeo, la pittura.
Domenica 21 la giornata sarà dedicata in modo particolare all’incontro tra Puglia ed Africa, un incontro sorprendentemente pieno di punti di contatto nella varietà sonora, artistica, gastronomica e dell’artigianato. Stand di prodotti africani saranno affiancati da quelli di prodotti tipici pugliesi, i cui rispettivi sapori si confronteranno anche nel corso della cena.
Se a scoraggiarvi dovesse essere il caldo e la location periferica del festival, non temete: raggiungerlo non è difficile. Semplice trovare parcheggio per chi decida di spostarsi in auto. E per chi sceglie i mezzi pubblici, i bus 1 e 14 vi lasceranno proprio all’ingresso, da via Artom, fermata parco Colonnetti.
Per ulteriori informazioni sull’organizzazione e sul programma del Festival, sito internet: www.tribaltownfestival.com; telefono (+39) 366.49.37.800

Dopo la visita del vescovo di Torino Nosiglia: la speranza tenace dei rifugiati al Villaggio Olimpico di Torino

G.BRUNO IResta alto il morale e tenace la speranza dei rifugiati che occupano le case dell’ex Villaggio Olimpico di Torino dopo la visita del vescovo, Monsignor Cesare Nosiglia. Un occupante che vive da diverso tempo nelle case di via Giordano Bruno, oggi abitate da oltre 400 profughi, mi aspetta di mattina presto davanti alle palazzine per raccontarmi del dopo-Nosiglia.
A venirmi incontro con un largo sorriso aperto è un ragazzo che appena mi vede si stacca dal gruppo che sta parlando e scherzando davanti ad una palazzina blu, dove l’intonaco ha iniziato a scrostarsi ma resta il colore vivace che aveva accolto atleti e non solo durante le Olimpiadi Invernali di Torino del 2006. Oumar, 31 anni, originario del Sudan, paese in cui va avanti da troppi anni una sanguinosa guerra civile, è stato lieto di incontrarmi stamattina, primo giorno di Ramadan, perché “non si deve perdere interesse per la nostra situazione”, una situazione che “purtroppo non è diversa da quella di molti altri rifugiati ed immigrati non solo in Italia”, sottolinea. “Ma noi ci sentiamo a casa qui” prosegue subito, “manca solo la residenza”. “Il vescovo Nosiglia se ne sta occupando”, ci tiene a spiegare in un italiano fluente, parlando a nome delle tante persone che assieme a lui abitano queste palazzine. Leggi tutto “Dopo la visita del vescovo di Torino Nosiglia: la speranza tenace dei rifugiati al Villaggio Olimpico di Torino”

A Torino la nuova Moschea di via Genova: una Moschea nuova, non chiusa, ma aperta a praticanti e non, sensibile al dialogo ed attenta ai problemi sociali

Si è svolta questa mattina la cerimonia di inaugurazione della nuova Moschea di Torino.
Ad accogliere i partecipanti, il sorriso cordiale di Mohamed Elyandouzi, portavoce del Centro Culturale Islamico di Moncalieri, che teneva a spiegare come “quella che si inaugura oggi è una Moschea nuova, non chiusa, ma aperta a praticanti e non”, sensibile “al dialogo” ed attenta “ai problemi sociali”, luogo quindi non solo di culto, ma anche di cultura, “che vuole essere bene inserita nel territorio”.
Dopo tre anni di lavori, la nuova Moschea di Torino sud apre le sue porte in via Genova 268b. Costata circa 300.000 mila euro e l’impegno di tutta la comunità, la Moschea, intitolata al Re del Marocco Mohammad VI, sorge al posto di una vecchia discoteca, e nasce grazie soprattutto all’iniziativa del Centro Culturale Islamico di Moncalieri. Leggi tutto “A Torino la nuova Moschea di via Genova: una Moschea nuova, non chiusa, ma aperta a praticanti e non, sensibile al dialogo ed attenta ai problemi sociali”