Torna dopo dieci anni il Rossini comico al Regio, con “Il turco in italia”

A dieci anni di distanza dall’ultima rappresentazione,  atteso ritorno il 12 marzo prossimo sul palcoscenico del teatro Regio di Torino de “Il turco in Italia”, partitura tra le più comiche e moderne della produzione rossiniana.  Daniele Rustioni dirigerà l’Orchestra e il Coro del teatro Regio, per la regia di Christopher Alden, al suo debutto italiano.  A un allestimento interessante,  realizzato in coproduzione con il Festival d’Aix-en-Provence, l’Opera di Dijon e il Teatr Wielki,  Polish National Opera di Varsavia, si affiancherà  un cast d’eccezione del belcanto. A interpretare il ruolo di  Selim sarà il basso Carlo Lepore; il soprano georgiano Nino Machaidze,  al suo debutto al Regio,  vestirà i panni di Donna Fiorilla, mentre il baritono Paolo Borgogna quelli  di don Geronio.  La prima viennese dell’opera omonima a quella rossiniana,  di Caterino Mazzola’, è datata 1789, ben antecedente al libretto di Felice Romani, che all’opera sopraindicata si sarebbe ispirato per il soggetto. Nell’opera de ” Il turco in Italia” sono presenti diversi echi mozartiani,  evidenziati a partire dalla metà del Novecento. I contemporanei del musicista marchigiano erano, invece, piuttosto interessati a analizzare le somiglianze-differenze tra quest’opera e un’altra celebre di Rossini, “L’italiana in Algeri”, rappresentata appena l’anno precedente. Rossini probabilmente aveva in mente di realizzare un’opera capace di unire alla turquerie del “Ratto del serraggio” mozartiano il tema dello scambio degli amanti. In comune con l’opera mozartiana “Così fan tutte”, “Il turco in Italia”, di cui è protagonista Selim, turista non casuale, più interessato alle donne italiane che alle bellezze architettoniche italiche,  ha, infatti, l’ambientazione a Napoli, ma rispetto a “L’italiana in Algeri” quasi contemporanea, ci troviamo di fronte a un ribaltamento della situazione. Il turco in Italia sicuramente affascina  per l’originalità delle soluzioni teatrali proposte, a cominciare dalla presenza in scena di un poeta librettista,  Prosdocimo, che proprio a Napoli cerca spunti per realizzare un’opera buffa.

Per gli Incontri all’opera,  in programma al teatro Regio la presentazione del dramma buffo mercoledì 11 marzo alle 17.30 nel corso di una conferenza curata dal musicologo Alberto Bosco.

Autore: Redazione

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