Vivi al nord e non fai che sputarci sopra. Stai al sud e dici che ti soffoca. Critica, snobismo, insofferenza. Smanie in abbondanza, una dose esagerata di fottutissima maleducazione, un’inclinazione viziosa all’arroganza.
E, come se tutto questo non bastasse, l’assenza pressoché totale di voglia di conoscere davvero. Capire è un verbo che rischia l’estinzione dove le persone non hanno in testa che la cocciuta pretesa di sapere tutto a priori, per ispirazione divina o per chissà quale superiorità di natura.
Tiri fuori un campanilismo urticante appena esci dal recinto di casa tua ma nelle quattro mura schifi tutto e tutti. Il Duomo di Milano è brutto, a Palermo si che ci sono bellezze mozzafiato. Ti offrono un posto da pascià nella tua Bari ma ormai ti sei ambientato nella fredda Torino e improvvisi un impedimento doloroso. La tua Liguria è l’ottava meraviglia del mondo, altro che Sardegna, mare e spiagge inguardabili. Roma? Che sarà mai, Bergamo la batte in tutto.
Signore mio, signora mia di quali cattive sostanze fate eccessivo uso? Cosa bevete che vi obnubila il cervello?
Chissà come, da nord a sud, si scopre l’unità contro lo ‘straniero’, reo di calpestare la terra sulla quale indegnamente trascini i piedi lamentandoti.
Già, difendi il bel Paese dagli altri invece che da te stesso.
Quando fuggi poi sei tragicomico. L’erba del vicino non è più verde perché espatri ovunque e ovunque cerchi un pezzo d’Italia.
Caro connazionale datti una regolata. Pesca in te un briciolo di sana obiettività. Esistono pregi e difetti, valori e immondizie, peculiarità e cose comuni. Tutto merita un po’ del tuo approfondimento e della tua serena valutazione. E niente, davvero, merita di essere giudicato senza prove e verità.
Accidenti, ci vuole molto?
Non ti reggo praticamente più, sbrigati. Smetti di sbuffare, dire falsità, sguazzare nei pregiudizi. Usa l’intelligenza e l’onestà. Allarga le braccia e lo sguardo. I friulani non muoiono di mozzarella di bufala, i pugliesi non sono in pericolo di avvelenamento da gorgonzola. Avvicinarsi alla realtà può essere benessere, credimi. Maratea è al suo posto. Il Monte Rosa pure. Ciò che ci è dato è ammirarli e rispettarli entrambi.
L’italiano ingrato e stupido fa ammalare tutti. Curiamolo.
Irene Spagnuolo