Fabi, Silvestri, Gazzé: tre nomi, una garanzia.
Che l’amore non esiste è amore vero. Finalmente. Fuori dalla parola, dentro la vita. E’ audacia, verità, ribellione, naturalezza.
Sensibilità musicali e verbali di questo livello sono gioielli per tutti. Chapeau al trio che unisce davvero le migliori espressioni artistiche e umane di un momento storico in affanno culturale e morale. Ci vuole una delicatezza romantica e sferzante per partorire e interpretare L’amore non esiste. E ce ne vuole altrettanta per tenerne stretta l’emozionante lezione.
Già, in crisi di sentimenti e profondità e semplicità e schiettezza, una canzone così è molto più di una grande uscita. E’ una riflessione, un invito, una carezza, una preghiera, un urlo. Che meraviglia.
Forse nel costume lacerato e lacerante ci sono ancora straordinarie risorse, lampi di luce, speranze. A me quest’idea solletica e conforta, molto. Perché è lì nella dimensione della musica, della letteratura, del cinema, che trovo sempre gli spiragli che confermano il cammino possibile del mio pensiero un po’ randagio.