Recentemente Dolce&Gabbana erano finiti nella rete della guardia di finanza e della giustizia per un’ipotesi di maxi evasione fiscale nata in seguito alla costituzione di una società in Lussembergo.
La bufera sembra passata. Sostanzialmente certe operazioni sono lecite e legittime, per quanto possano indispettire i contribuenti italiani. Questo almeno è quello che sostiene l’accusa della seconda sezione penale della Corte d’appello di Milano. E, d’altra parte, dopo la ‘serrata per indignazione’ dei negozi di Via della Spiga e Corso Venezia, Dolce&Gabbana hanno pure deciso di mantenere gli show-room a Milano declinando gentilmente pure l’invito ospitale del sindaco di Gattinara, nel vercellese.
Dolce&Gabbana si riconciliano con il tricolore. E lo fanno alla grande. Vestiranno infatti la Nazionale di calcio italiana ai Mondiali 2014 in Brasile. Tutti i giocatori e il team avranno un guardaroba griffato D&G, dal look formale a quello casual agli accessori.
Il sodalizio continua, insomma. Se mai avremo da lagnarci sulle prestazioni in campo ci sarà lo stile a sollevarci il morale, sempre ammesso ci interessi naturalmente. Perché con l’aria che tira a molti forse gioverebbero notizie di altra portata, che a ben vedere il ‘lusso’ resta cosa fuori orizzonte per un buon numero di italiani…
Ma questo è costume, signore e signori. E un po’ di fascino del made in Italy si può anche celebrare.