Mercoledì 22 gennaio si è svolta la tavola rotonda “Torino, un aeroporto per una città aperta al mondo” promossa da SAGAT e Città di Torino a cui hanno partecipato anche rappresentanti delle compagnie aeree (Alitalia, Air France KLM, Turkish Airlines, Ryanair, Lufthansa, Vueling, Volotea, Blu Panorama Airlines, Transavia, Luxair, Air Dolomiti) in un confronto sul tema dello sviluppo del sistema aeroportuale a supporto del sistema economico, sociale e culturale del territorio.
Alla fine dell’incontro il Sindaco Piero Fassino ha annunciato di aver chiesto al Governo una revisione del piano nazionale degli aeroporti e di inserire l’aeroporto di Torino tra gli scali strategici:
“Oggi da questo convegno sono emerse buone ragioni per sostenerlo. C’è una visione stereotipata della città, mi chiedo se chi ha redatto il piano sappia cosa è diventata. Attorno a Torino c’è la seconda area del Paese per
esportazioni, il 40% di ciò che si produce qui va sui mercati esteri: Torino, dunque, dialoga con il mondo tutti i giorni e il nostro sistema economico richiede collegamenti aerei forti e diffusi perché siamo una città che ha
rapporti economici e commerciali con il mondo”. Anche le nuove vocazioni di Torino hanno bisogno di collegamenti diretti e rapidi: basti pensare al Campus Onu e ai suoi 19mila passaggi annui, alla presenza di una folta popolazione studentesca straniera negli atenei cittadini e ai 400 accordi di cooperazione accademica sottoscritti con l’estero da Politecnico e Università; ai flussi culturali e turistici che hanno portato e porteranno in città sempre nuovi visitatori. Torino, con nuovi eventi ogni settimana, capitale della cultura e, nel 2015, dello sport, città sempre più multietnica e che rafforza la propria vocazione internazionale, dove crescono le presenze per i congressi e si predispongono nuovi programmi turistici, che non dimentica il proprio passato industriale, ma lo reinventa, dispone – ha detto il Sindaco – di un aeroporto moderno ed efficiente, con un’infrastruttura di prim’ordine, e ha bisogno di collegamenti aerei adeguati. Stiamo facendo squadra con tutte le risorse del territorio e le compagnie possono trovare convenienza ad aprire nuove rotte internazionali. Per questo motivo – ha poi concluso – siamo pronti a rafforzare il rapporto con tutti i vettori disposti alla collaborazione. Siamo altresì pronti a un confronto con il governo e il parlamento sulle scelte per il sistema aeroportuale italiano a patto che si consideri appieno il valore strategico del nostro aeroporto”.