Il sogno di una Torino diversa

Via Vittorio Pasteris

Sono passati troppo in fretta i giorni di Esof. Torino si è riempita di Scienza. I guru del settore erano nella cittadella un po’ fortificata del Lingotto, ma tutta la città era pervasa di appuntamenti, eventi, racconti. Qualcosa di molto diverso dal sogno olimpico: piovuto, enfatizzato, e poi oramai dimenticato.

La Torino della Scienza è della tecnologia è un presente e un futuro importante con cui si sono confrontati gli ospiti stranieri e di cui i torinesi devono essere fieri e partecipi. Per un forum della scienza a tempo pieno e continuo.

Per la cronaca ci si rivede ad esof 2012 a Dublino

In arrivo Esof 2010 a Torino

Una Torino dedicata alla scienza con centinaia di eventi e personaggi

logo esof 2010 torinoL’abbiamo atteso a lungo e finalmente Esof 2010 è arrivato: una sessione d’apertura, 4 sessioni plenarie, 18 keynote lectures e 105 sessioni ordinarie. Passion for Science è il tema dell’edizione 2010 che sarà per la prima volta in Italia al Lingotto di Torino dal 2 al 7 luglio. Gli argomenti affrontati durante le giornate di Esof 2010 sono di varia natura, tematiche vicine alla vita e alla quotidianità di tutti: spunti di attualità, scoperte scientifiche che hanno cambiato e cambieranno il corso dell’umanità, evoluzioni e invenzioni, differenze culturali e innovazione tecnologica.

Più di 500 relatori provenienti da 42 paesi affronteranno i 10 temi individuati per questa edizione: Vita e mobilità sostenibili, Evoluzione, sviluppo e adattamento degli organismi, Oltre e dentro il nostro mondo quantistico,  Come rispondere alle sfide globali, Frontiere della ricerca energetica,  Scienza, conoscenza, credenze, Memoria e apprendimento negli organismi e nei sistemi sociali e artificiali,  Linguaggi, culture e diversità, Integrare ricerca e salute pubblica, Politiche per la ricerca e oltre

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Si avvicina Esof 2010

Presentato agli addetti ai lavori Esof 2010

Si terrà al Lingotto di Torino, per la prima volta in Italia, dal 2 al 7 luglio, Esof, il più importante meeting europeo dedicato alla ricerca e all’innovazione scientifica con 500 relatori. Premi Nobel, scienziati, ricercatori ma anche giovani, studenti, appassionati da tutto il mondo, si riuniscono in citta’ per la quarta edizione dell’Euroscience Open Forum, per la prima volta in Italia, dal 2 al 7 luglio al Lingotto, che avra’ come filo conduttore la passione per la scienza.

Sono previste una sessione d’apertura, 4 sessioni plenarie, 18 keynote lectures e 105 sessioni ordinarie con i grandi protagonisti della ricerca scientifica internazionale per un totale di 500 relatori di 42 nazionalita’ diverse di fronte a un pubblico ancora piu’ internazionale perche’ proveniente da 76 diversi paesi.

Gli argomenti affrontati durante le giornate di ESOF 2010 sono di varia natura, vicini alla vita e alla quotidianita’ di tutti, ma anche al dibattito scientifico, come la vita ela mobilita’ sostenibili, il nostro mondo quantistico, le sfide globali, le frontiere della ricerca, la salute, le politiche per la ricerca. Per la prima volta nella storia di ESOF nasce Science in the City, programma rivolto al grande pubblico che fara’ parlare di scienza l’intera citta’, animando le strade e le piazze di Torino fino a tarda notte.

Mind the Bridge a Torino

Mind the bridge, l’iniziativa per la nascita e lo sviluppo dell’Innovazione tecnologica promuovendo una nuova imprenditorialità italiana e favorendo la creazione di canali che possano favorire la nascita e lo sviluppo dell’Innovazione tecnologica,sarà nei prossimi giorni a Torino , dopo la recente tappa a Novara.

Il 10 giugno un evento all’I3p

Se vuoi provare a metterti in gioco, l’appuntamento è giovedì 10 giugno (ore 10-17) all’Incubatore del Politecnico di Torino. Il Development Program di TOP-IX, in collaborazione con Mind the Bridge, organizza una giornata dedicata a start-up e imprenditoria, con la possibilità di ottenere preziose informazioni per partecipare alla Call for Ideas 2010 e alle MtB Business Plan competitions. “Fin dalla sua prima edizione, come TOP-IX abbiamo cercato di costruire una collaborazione costruttiva con Mind the Bridge. Anche se allora il nostro Development Program era solo agli inizi, ci accomunava l’idea di provare a creare un ponte tra l’Italia e Silicon Valley – racconta Leonardo Camiciotti di TOP-IX –. Nelle prime edizioni fornivamo supporto tecnologico ai vincitori, l’anno scorso siamo diventati sponsor e quest’anno la collaborazione è ulteriormente cresciuta. Partecipare alla fase finale in California ci ha confermato che è questa la strada da seguire per le start-up: nella peggiore delle ipotesi tornano con un entusiasmo contagioso, nella migliore trovano partner interessanti o investitori o preziose illuminazioni. Credo che chi opera nel web o nell’ICT non possa prescindere dal capire cosa succede in America”.

Da Torino al successo in Nike

La storia di Davide Grasso

Dal gruppo Gft alla Nike, passando per l’Armando Testa: la moda, la pubblicità, lo sport. Una laurea in Economia e Commercio, il master alla Bocconi, fino all’Olimpo del calcio. Torino, Milano, l’Olanda, e ora Portland, nell’Oregon.
Davide Grasso, 47 anni, torinese doc, ha un motto: «Just do it», fallo e basta. E su quel motto ha costruito una carriera straordinaria che lo ha portato a diventare – da domani – vice president Global Brand Marketing, vicepresidente mondiale marketing Nike.

«Spingersi continuamente oltre i confini, restare in sintonia con il mercato e avere velocità d’azione»: Grasso incarna ciò che lui stesso dice essere l’essenza del manager. Sposato e padre di tre bimbi, non ha dimenticato il legame con Torino, dove vivono i genitori, la sorella e i nipoti. Ma dal ‘93, dopo il master in Business Administration alla Bocconi, ha spostato continuamente i propri confini e i propri obiettivi.
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Un museo di Torino su Internet

Un museo della città online

E’ nato il «Museo Torino». Racconterà la storia della città, a partire da 12 mila anni fa. Sarà un contenitore «reale e virtuale», «diffuso» sul territorio e via Internet, con la partecipazione interattiva dei cittadini. Verrà inaugurato il 17 marzo 2011, dopo 294 giorni di opere per fondarlo. Il via al cantiere è stato dato ieri, dall’assessore Fiorenzo Alfieri, affiancato da Daniele Jallà, regista dell’operazione.

«Museo Torino non è solo un nuovo museo, ma un museo nuovo» assicurano Alfieri e Jallà. Nel 2011 avrà una spettacolare vetrina a Palazzo Madama, nella sala del voltone. Con una multivisione a tre dimensioni orienterà in visitatori lungo i percorsi che faranno loro scoprire la città. Ma quello che più lo caratterizzerà sarà la sua anima «virtuale», che aggiornerà di continuo la sua informazione, tramite un sito Internet.

Curato da Franco Carcillo è già disponibile. Basta cliccare su «www.museotorino.it» e si rivela. Illustra il suo progetto. Presenta «i lavori in corso». Alla costruzione del Museo possono partecipare tutti, con idee e proposte. Basta registrarsi al sito, con il quale si può già dialogare via e-mail.

Twittare Torino

140 caratteri per spiegare cosa è Torino o cosa non è. L’associazione Torino Internazionale mette in palio un viaggio in una capitale europea per il vincitore o la vincitrice del concorso Tweet you city. La competizione premierà il migliore tweet (dal nome di Twitter, il social network dove si scambiano commenti non più lunghi di 140 caratteri). Potrà essere uno slogan, un aforisma o solo un’ impressione della città, partendo dal presupposto che tutto si può provare a raccontare,  soprattutto una città, nello spazio di poche battute.
Il concorso chiede di fare un esercizio di scrittura: si potrà inviare uno slogan, un aforisma, una poesia, una massima, una freddura, un microscript. Il tweet potrà essere narrativo, poetico, ironico, serio. Potrà essere scritto in italiano, ma anche in inglese o in francese.

Partecipare è semplice. Occorre elaborare la propria personale classifica, indicando una città migliore di Torino e una città peggiore (cioè una città da prendere ad esempio e una città da non imitare) secondo un particolare punto di vista. Poi spiegare in breve il punto di vista scelto e scrivere un tweet capace di sintetizzare il senso della classifica proposta. L’autore del tweet migliore, il più originale e riuscito, sarà selezionato da una giuria e vincerà un buono per un viaggio in una città europea.

Un osservatorio per capire come cambia Torino

Via La Stampa

Gli scenari urbani non sono immobili, ma cambiano in continuazione. La città è un teatro in cui i protagonisti si spostano, si affollano, appaiono e scompaiono con il passare del tempo. Così è ogni grande città. Così è Torino. Già nel 1661 il Duca di Savoia, con il “Theatrum statuum Regiae Celsitudinis Sabaudiae” faceva rappresentare, per celebrare il proprio potere e promuoverne l’immagine, il territorio con diverse metodologie: mappe, prospettive, viste a volo d’uccello sulle città del Ducato.

Oggi, il Politecnico di Torino, con la Città di Torino e i 34 Comuni della cintura sta lavorando all’Osservatorio per la rappresentazione e simulazione delle dinamiche e trasformazioni dell’area metropolitana torinese”, equivalente moderno del Theatrum; solo che al posto di celebrare il prestigio di un potente, l’Osservatorio, basato su cartografia Gis e su database provenienti da svariate fonti (dall’Agenzia delle Entrate, al Censimento Istat, dall’anagrafe municipale ai piani urbanistici) servirà per prevedere le evoluzioni economiche, sociali, abitative del territorio esaminato, in un arco di tempo di vent’anni, fino al 2030, a partire dalla scala del singolo fabbricato, per arrivare a quella dell’intera area metropolitana e delle sue relazioni con le circostanti Genova, Milano e Lione.

L’Osservatorio, che dovrebbe essere lanciato prima della fine dell’estate, sarà collocato sul Web e consisterà in un sito consultabile, con diversi livelli di accesso, dal privato cittadino, dagli operatori economici e dai decisori pubblici. “Il progetto – spiega il professor Luca Caneparo, direttore del Laboratorio di Alta Qualità del Politecnico che coordina l’iniziativa – si propone di definire gli scenari urbani possibili nel prossimo futuro, per aiutare a governare le trasformazioni della città. Un tipico esempio, è quello delle scuole: spesso solo quando certe zone della città hanno raggiunto una certa densità abitativa e di bambini si pensa a costruire gli istituti, con tutte le difficoltà che implica l’innesto di questi edifici su una struttura già esistente. Grazie all’Osservatorio si potranno invece prevedere in una certa misura le esigenze future e progettare i quartieri di conseguenza”.

Parte da Torino il social network nuovo successo su Iphone

Un successo mondiale

Scovare lo strano che ci circonda e diventare un “guru” del cool nel design, negli stili di vita, nella moda, nella musica e nell’hi-tech, condividendo con gli altri adepti sparsi nel mondo quello che si cattura. Solo un gioco, un social network a portata di iPhone per rendere democratica e universale una delle scienze che guida le campagne pubblicitarie in ogni angolo del globo.

Chi ha l’ambizione di anticipare i tempi e di etichettare prima i cambiamenti sociali trasformandoli in prodotti, non facendo però parte della casta del marketing, ha l’occasione di cimentarsi e dimostrare le sue capacità. Tra le migliaia e migliaia di applicazioni per iPhone è disponibile un nuovo software gratuito, battezzato iCoolhunt, realizzato da una società di Torino, la Lab10100. Ed è già fenomeno.

Un social network che si è rapidamente trasformato in un una della app più cliccate su iTunes: una media di oltre 300 download al giorno e recensioni sulle principali riviste on line di settore. Non solo. La casa di Cupertino guidata da Steve Jobs ha già contattato il gruppo di torinesi che nel giro di sei mesi ha trasformato il cool hunting in un gioco alla portata di tutti per realizzare una campagna di promozione con banner dedicati sulla home page. E una società di produzioni tivù di Los Angeles vuole coinvolgere le menti di Lab10100 nello studio di un format per una trasmissione televisiva.