Inaugurata la Nuova Porta Nuova

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Non era mai stata inaugurata la stazione di Torino Porta Nuova, che oggi ha vissuto il suo primo simbolico taglio del nastro alla presenza del ministro Altero Matteoli, dell’ad delle Ferrovie, Mauro Moretti, della presidente della Regione, Mercedes Bresso e del sindaco, Sergio Chiamparino.

Lo ha ricordato l’amministratore delegato di Grandi Stazioni (gruppo Fs), Fabio Battaggia. «Aperta per la prima volta al pubblico nel dicembre 1864 – ha detto Battaggia – i lavori vennero ultimati nel 1868 ma Torino non era più capitale d’Italia e si preferì non procedere all’inaugurazione ufficiale».

La stazione, che è la terza per grandezza in Italia, ha continuato ad essere operativa durante i tre anni di lavori, garantendo la piena fruibilità agli oltre 190.000 passeggeri al giorno, più di 7 milioni all’anno. Il valore degli interventi, realizzati da Italiana Costruzioni, è stato di 45 milioni di euro e sono stati riqualificati 50.000 metri quadrati, di cui 15.000 dedicati ai servizi, allo shopping e al ristoro.

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Si svela la nuova Porta Nuova

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Non è la versione definitiva, perché i lavori sono stati svolti all´80 per cento e per il completamento occorrerà aspettare fino a giugno. Però le novità già oggi sono tante. Tra quelle pratiche, la più evidente è costituita proprio dagli ingressi: si può di nuovo accedere dalle due storiche porte frontali che si affacciano su corso Vittorio Emanuele II, così come dalle due rinnovate aperture laterali di via Nizza (dove c´è la biglietteria) e di via Sacchi. Insomma, niente più circumnavigazioni per arrivare ai binari.

Ma la nuova versione di Porta Nuova è diversa soprattutto dal punto di vista estetico. «A me piace considerarla un po´ come un´opera d´arte», dice l´architetto Moretto. Per buona parte degli interni è stato semplicemente rivitalizzato il colore originale delle mura della stazione, ma sono stati anche posizionati tanti elementi dalla tinta vivace, sia nella galleria creata nella porzione che dà verso via Sacchi, che nell´atrio che dà verso i binari: «Qui il soffitto prima era tutto nero – spiega il direttore artistico – così abbiamo scelto di alleggerirlo con questo grigio-argento. Poi abbiamo piazzato questi pannelli colorati. Sono duecento metri quadri lineari, che hanno quelli che secondo me sono i colori della città: c´è il verde della collina, il rosso della passione, il lilla della montagna. Vuole essere un po´ un manifesto dei cambiamenti di Torino, che non può più essere considerata la città grigia di un tempo».

Nel centro geometrico della stazione c´è uno spazio verde, che idealmente conserva la memoria di quello che un tempo era il giardino Magnolia, e tutto attorno ci sono i tanti spazi destinati ai negozi. Gradualmente quelli al piano terra si animeranno uno ad uno, mentre il nuovo piano mezzanino diventerà operativo soltanto a giugno, con la conclusione di tutti i lavori. Entro quel mese termineranno anche i lavori del nuovo ingresso, quello che parte dalla stazione della metropolitana e si inserisce direttamente nell´atrio di Porta Nuova. Anche quest´ultimo è cambiato molto: «Con la nuova copertura in vetro – spiega Moretto – abbiamo cercato di dare una luce più “positiva”, meno grigiastra rispetto a quella che c´era prima».

A partire da qui altre fotografie della nuova Porta Nuova

Il mare a Porta Nuova

A Torino nei prossimi anni la stazione di Porta Nuova perderà la sua utilità a causa della nuova linea ferroviaria interrata, risultèrà tagliata fuori dal percorso dei treni, nasceranno altre stazioni.
E’ una occasione straordinaria per la città: lo scalo di Porta Nuova con un’area di 200.000 metri quadrati di binari è in attesa di nuove destinazioni d’uso.

Il Mare a Porta Nuova propone di realizzare un sogno collettivo: portare un po’ di mare a Torino, un bacino d’acqua balneabile al posto dei binari dismessi. Il prezioso edificio di Porta Nuova potrà essere trasformato in stazione termale, per offrire bagni caldi nel lungo periodo invernale.

http://www.youtube.com/watch?v=NfpxbAxKXS8