Lavoratori della conoscenza: il libro

Torino, come la società italiana nel suo complesso, conosce da anni e anni un vasto e generalizzato processo di terziarizzazione. Il profilo di quello che un tempo è stato il più nitido e coeso modello urbano a forte impronta industriale si è stemperato, concedendo progressivamente spazio a un impasto più composito, eterogeneo e sfumato.
Come in un gioco di chiaroscuri, nella Torino contemporanea le linee della concentrazione produttiva dell’industria risaltano per contrasto con l’arcipelago un po’ indistinto dell’universo terziario, dove tuttavia alcune identità specifiche si sono già formate e convivono, anche se spesso ancora confusamente nella nostra percezione.

Tra queste identità vi sono i lavoratori della conoscenza, solitamente assimilati con il grappolo di produttori scientifici di altissima specializzazione che lavorano in laboratori sofisticati ad alta densità di investimento. Al contrario, i knowledge workers costituiscono uno strato affatto esiguo di operatori – che lavorano individualmente o in gruppo, all’interno di imprese o in forme associative, con rapporti di lavoro autonomi o subordinati – coinvolti in un processo di elaborazione, organizzazione e diffusione del sapere. Ma qual è il denominatore comune per questi lavoratori dai profili apparentemente disparati? Che rapporto hanno con le metropoli? Qual è il loro peso reale nell’economia locale? E che forma assumono due terreni chiave in cui operano – il design e la creatività – nelle due maggiori città ex industriali del Nordovest, Torino e Milano? Le tre ricerche presentate in questo volume, offrono spunti di riflessione e propongono chiavi di lettura nuove per dare una prima risposta a tali quesiti e ragionare intorno a dimensioni sempre più importanti per il futuro della città.

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Lunchtime

Torino Internazionale ha lanciato l’iniziativa Lunchtime, un ciclo di incontri mensili, con carattere molto informale, organizzati durante la pausa pranzo e accompagnati da un rapido buffet.

Gli incontri sono introdotti da due interventi che indicano i termini di una questione, aprendo il successivo dibattito, a cui sono invitati ad esprimere il proprio punto di vista tutti i presenti. L´iniziativa si sposa con uno degli obiettivi dell´Associazione: costruire e consolidare un discorso pubblico condiviso su alcune questioni di rilievo per la società locale.

Il pubblico di Lunchtime è per definizione composito ed eterogeneo: amministratori locali, studiosi, operatori pubblici e privati, studenti si mescolano per garantire un confronto di idee efficace quanto estraneo a ogni logica precostituita.

I primi due incontri sono stati su Public utilities tra sfera pubblica e mercato e Essere lavoratori della conoscenza.

I successivi appuntamenti previsti, riguarderanno i seguenti temi: l’importanza delle risorse private per la cultura, le possibilità e i rischi della multiculturalità, la novità dell’industria creativa.