E’ stato presentato il bando 2011 del progetto “Italia degli Innovatori”, l’iniziativa promossa dall’Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con l’obiettivo di promuovere le eccellenze tecnologiche del nostro Paese a livello internazionale. Il progetto consiste nella selezione – sulla base delle migliori innovazioni di processo e prodotto – delle eccellenze imprenditoriali italiane per accompagnarle sui mercati ad alta potenzialità di sviluppo, predisponendo una vera e propria piattaforma di atterraggio in loco, tramite la costruzione di luoghi fisici o virtuali per farle conoscere.
L’invito a partecipare è rivolto alle università, centri di ricerca, imprese, consorzi e a tutti coloro che attraverso le loro iniziative contribuiscono a testimoniare l’eccellenza tecnologica italiana. La prima edizione, lanciata in occasione dell’Expo di Shanghai 2010, ha offerto una vetrina di altissimo livello alle imprese innovative italiane, rappresentando anche un’opportunità per il loro inserimento in un mercato di grande interesse come quello cinese.
Quest’anno i Paesi obiettivo dell’iniziativa, oltre alla Cina, sono Russia, Brasile e Messico, selezionati per l’alto tasso di sviluppo prevedibile. I profili dei vincitori del concorso, oltre ad essere coinvolti nelle varie iniziative internazionali, saranno oggetto di una mostra che racconterà il percorso dell’innovazione italiano nei paesi ospitanti. Le imprese che lo desidereranno, potranno, inoltre, incontrare le principali imprese ed istituzioni cinesi, russe e brasiliane per avviare rapporti commerciali e di innovazione tecnologica. Le domande devono essere inoltrate on-line entro il 28 febbraio 2011.
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Il Polo ICT piemontese
Permettere alle nostre un reale salto competitivo ed effettive opportunità di business a livello locale e internazionale è l’obiettivo del Polo di Innovazione ICT, coordinato su incarico della Regione dalla Fondazione Torino Wireless e presentato il 14 luglio a Torino, nei locali di Villa Gualino, alla presenza dell’assessore regionale all’Industria, Ricerca e Innovazione, Andrea Bairati.
Al momento sono oltre 70 i soggetti che hanno manifestato interesse a entrare nel Polo: 50 piccole, 7 medie, 8 grandi aziende e 8 enti di ricerca privati o pubblici per un totale, considerando le sole pmi, di circa 1.700 addetti e 200 milioni di euro di fatturato. Le grandi imprese che hanno dimostrato interesse, comprendendo grosse multinazionali, coinvolgono oltre 60.000 addetti per un fatturato di circa 32 miliardi.
Tutti i progetti interessano diversi settori prioritari per l’economia piemontese, come l’energia, la sanità, l’infomobilità, il multimedia. Per il primo anno di attività saranno sviluppate due linee che in questi mesi sono emerse dall’interazione con le aziende: i sistemi innovativi per la raccolta e la gestione di dati ed informazioni (terminalistica), che possono trovare applicazione, ad esempio, nei pagamenti contact-less, nel monitoraggio a distanza di ambienti o di consumi, nella tracciabilità di oggetti e persone; il Business process management, inteso come metodologie, strumenti e sistemi software avanzati ed integrati per la gestione di processi, tanto in ambito aziendale (sistema di gestione della qualità, degli ordini, etc) quando per applicazioni nel campo della sanità, dell’e-learning, del banking.
Cercasi innovatori
In questa epoca confusa e difficile, gli innovatori non mancano. Ma dove sono? Chi sono? Perché innovano? Le persone che innovano, a ogni livello, sono la risposta a molti problemi. Perché invece di scannarsi con gli altri per la spartizione delle risorse, tendono a cercare di creare nuove risorse, nuove opportunità per generarne.
Cerco storie di innovatori che rispondano a qualche domanda, volutamente generale:
1. Che cosa vedono davanti a sé. Qual è la cultura del futuro degli innovatori?
2. Che interpretazione dell’innovazione si danno. Distruzione creatrice? Progresso tecnico? Rottura radicale?
3. Chi sono. Quali storie esemplari si possono raccontare?Sappiamo delle difficoltà italiane a innovare. E sappiamo che nonostante tutto ci sono molti innovatori che riescono nonostante tutto a realizzare la loro idea. Dove si trovano? Con quale metodo vanno cercati e valutati?
Nion si può vivere soltanto di un insieme di dilemmi paralizzanti. Non si può vivere di polemiche e di timori. Gli innovatori che ci sono e fanno strada sono possibili nuovi modelli per una società che ne sta cercando. Anche perché, magari, sono persone che cercano di innovare nella qualità, nella intelligenza, forse addirittura nella ricerca della felicità.