Eric Schmidt, l’amministratore delegato di Google, chiacchiera con Jeff Jarvis che ad Aspen gli chiede quale sarà il futuro dell’economia dopo la crisi. Ma non è per questo che vi consiglio di vedere il video di Schmidt, quanto perché in due punti del discorso il ceo di Google si sofferma sul rapporto tra innovazione e governo.
“I governi”, afferma, “non sono particolarmente capaci di gestire il cambiamento
E poi: “Google ha avuto questo successo in primo luogo per la natura aperta di Internet. Se ci fossero stati fondatori brillanti come Sergey [Brin] e Larry [Page], [operanti però] in un ambiente difficile e molto regolato, il progresso sarebbe stato assai più lento” (dal minuto 3:30 in poi).
Dice cose in via di principio condivisibili, ma significative da riascoltare nel giorno in cui il dipartimento di Giustizia ha ufficializzato l’avvio dell’azione antitrust per Google Books. Con un’iniziativa che in teoria dovrebbe proprio rispondere al principio di mantenere la rete un luogo aperto a tutti e in cui non vi siano rendite di posizione non scalzabili dagli innovatori.