La trasformazione digitale: se ne parla al Boella il 6 maggio

La trasformazione Digitale è un processo di trasformazione “dirompente” o “incrementale” del modello di business ed operativo delle aziende. Deve essere deciso dalla direzione aziendale determinata all’impiego di nuove tecnologie e servizi digitali ed allo sviluppo di nuovi processi, comportamenti e opportunità di business. Coinvolge le persone, i processi ed i prodotti di una azienda ed è ovviamente supportato dalle più recenti tecnologie.

Di trasformazione Digitale si parla in collaborazione con Microsoft – OfficinaFuturo – Wattajob – Cloudea venerdì 6 maggio dalle 15:00 alle 18:30 presso MIC – Istituto Superiore Mario Boella – Via P. Carlo Boggio, 61, Torino

PROGRAMMA

15.00 – 15.30 – Registrazione

15.30 – 18.00 – Interventi

  • Introduzione di Ennio Martignago – Trasformazione digitale : Gestire il Cambiamento.
  • Un supporto operativo per trasformare le PMI.  (OfficinaFuturo)
  • Lo Smart Working : lo stato dell’arte, opportunità e vincoli (Wattajob)
  • Digitale “Dirompente” o “Evolutivo”, le persone sono pronte, e le aziende? (Cloudea)
  • Confronto con i partecipanti

Alle 18.00 – Aperitivo

 

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Venerdì primo marzo videochat su Cultura digitale, sviluppo, economia, lavoro

Via Quotidiano Piemontese

rivoluzione-digitaleVenerdì primo marzo 2013 dalle 17 Digital Festival e Quotidiano Piemontese, nell’ambito del Faber Off e con la collaborazione di Toolbox, organizzano un incontro online sul tema: Cultura digitale, sviluppo, economia, lavoro. Per inviare le vostre domande o le vostre proposte potete inserire commenti a questo articolo o proporle attraverso la nostra pagina Facebook o scrivendole via twittter con l’hashtag #culturadigitale. Durante la videochat il pubblico potrà interagire in tempo reale sempre attraverso il nostro sito, Facebook, e Twitter.   (continua…)

Il 4 aprile la presentazione di Torino Digitale

Via Quotidiano Piemontese

Il 4 aprile alle ore 11.30 al Circolo dei Lettori di Via Bogino 9 a Torino sarà presentata ai cittadini e ai mezzi di informazione Torino Digitale. Torino Digitale nasce da una ottima idea di Fabio Malagnino intorno a cui si sono aggregati un gruppo di esperti di cultura e tecnologia digitale torinese.

Torino Digitale è un comitato a cui hanno aderito esponenti del mondo delle professioni, dell’accademia, dell’informazione accomunati da uno scopo: fare di Torino la prima città italiana al passo con l’Agenda Digitale europea. Il Comitato sottoporrà degli obiettivi ai candidati Sindaco di Torino di tutti gli schieramenti e su questi chiederà la loro condivisione e il loro impegno concreto.

Un’Agenda Digitale per l’Italia

Una proposta da sottoscrivere

Diamo all’Italia una strategia digitale. L’Italia riparta da Internet e dalla tecnologia Per i giovani che si costruiscono una prospettiva, per le piccole imprese che devono competere nel mondo, per i cittadini che cercano una migliore qualità della vita, l’opportunità offerta dalla tecnologia è irrinunciabile. Il XIX secolo è stato caratterizzato dalle macchine a vapore, il XX secolo dall’elettricità. Il XXI secolo è il secolo digitale.

La politica ha posto la strategia digitale al centro del dibattito in tutte le principali economie del mondo. Ma non in Italia. Eppure in Italia metà della popolazione usa Internet. La tecnologia è parte integrante della vita quotidiana di milioni di cittadini. Studenti, lavoratori, professionisti e imprenditori si confrontano costantemente con i rischi e le opportunità determinate dall’innovazione tecnologica.

Siamo convinti che affrontare con incisività questo ritardo, eliminare i digital divide, sviluppare la cultura digitale con l’obiettivo di conquistare la leadership nello sviluppo ed applicazione delle potenzialità di Internet e delle tecnologie, costituisca la principale opportunità di sviluppo, con benefici economici e sociali per l’intero Paese.

Ci rivolgiamo a tutte le forze politiche, nessuna esclusa, sollecitando il loro impegno a porre concretamente questo tema al centro del dibattito politico nazionale. Chiediamo, entro 100 giorni, la redazione di proposte organiche per un’Agenda Digitale per l’Italia coinvolgendo le rappresentanze economiche e sociali, i consumatori, le università e coloro che, in questo Paese, operano in prima linea su questo tema.

I giorni di View Fest e View Conference

Alessandra C su Lastampa.it

I guru della cultura digitale si danno appuntamento a Torino per due imperdibili appuntamenti: ViewFest, festival del cinema digitale, e View Conference, conferenza internazionale di computer grafica che quest’anno festeggia la decima edizione.
Dieci anni di una lunga marcia che hanno portato View Conference, sotto la direzione di Maria Elena Gutierrez, a diventare un punto di riferimento europeo per la divulgazione e la promozione della cultura digitale in tutte le sue sfumature. Per loro natura, ViewFest e View Conference non sono appuntamenti dedicati unicamente agli addetti ai lavori, ma una settimana digitale aperta a chiunque voglia entrare in contatto con la creatività, la tecnica, l’arte e incontrare dal vivo i maestri del settore.

L’immersione nel mondo dell’animazione 3D, quest’anno celebrato anche al Festival di Cannes, parte con ViewFest, dal 30 al 1 novembre presso il Cinema Massimo. ViewFest è un’occasione per capire come le nuove tecnologie hanno cambiato il linguaggio cinematografico e l’immaginario. Lo scorso anno, in occasione di View Conference, Brad Lewis, produttore di «Ratatouille», attualmente impegnato nella direzione di «Cars 2», della Pixar, disse: «La gente pensa che qui girino tutti in scooter, spargendo, ovunque, polvere di stelle». Forse i corridoi della Pixar non sono ricoperti di polvere di stelle, ma i loro film fanno sognare in tre dimensioni. ViewFest propone due capolavori del’animazione targati Disney-Pixar, «Toy Story» e «Toy Story 2» nella versione 3D con gli occhialini attivi. Sempre targato Pixar, sempre nella versione 3D attivo, il cortometraggio «Partly Cloudy» che introduce l’ultimo capolavoro «Up». Anche quest’anno ViewFest propone due anteprime italiane, la nuova pellicola di Disney «A Christmas Carol» di Robert Zemeckis e trenta minuti del film «Piovono polpette», targato Sony/Imageworks, diretto da Chris Miller e presentato a Torino da Denny Dimian, responsabile della computer grafica.

ViewFest non è solo cinema, ma una panoramica sulla computer grafica, animazione e arte, rappresentate al meglio da Siggraph Asia 2008 Computer Animation Festival e il meglio di Siggraph 2009. L’Italia e la nostra città sono presenti a ViewFest con due eventi, ItalianMix e Torino That Arts, presentato in sala da Andrea Bessone, Elena Volpato e Giorgio Cugno.

Dopo il ViewFest la settimana digitale prosegue con View Conference, dal 4 al 7 novembre presso il Centro Congressi Torino Incontra in via Nino Costa 8. Un’immersione totale ad alto livello nelle culture digitali, un palinsesto ricco di dibattiti, seminari, presentazioni e workshop. L’ingresso è gratuito, dato l’alto profilo della manifestazione e caldamente consigliato di accreditarsi nel sito www.viewconference.it

Sodoma Digitale

Via Vittorio Pasteris

A leggere con cura le parole dell’istruttoria contro Google News

FIEG denuncia che Google News aggrega i contenuti giornalistici di una molteplicità di editori secondo criteri non pubblici regolati da un algoritmo coperto da segreto industriale. Le pratiche tecnologiche con cui Google forma i propri indici (ranking) dei contenuti riportati su Google News Italia e i propri indici di risposta alle queries degli utenti non sono trasparenti. In particolare, Google determina la presenza ed il posizionamento degli articoli riportati sul portale Google News Italia determinando unilateralmente la visibilità degli annunci e il livello di preminenza dato ad alcuni rispetto ad altri, potendo favorire un soggetto a scapito di un altroSi dimostra che la FIEG si sta arrampicando sugli specchi mischiando contenuti, algoritmi, pubblicità e altro ancora in un modo degno del mago Silvan. Invece di assalire il fortino di internet con gli avvocati, meglio sarebbe stato anni fa comprendere le potenzialità del nuovo strumento, come hanno fatto degli editori veri.

In particolare è incredibile che la FIEG parli di trasparenza, quando le possibilità che hanno oggi gli editori di stare economicamente in piedi derivano da un mondo opaco dalla presenza nelle redazioni di situazioni di scarsa trasparenza, sfruttamento, posizioni di cartello, lobby, finanziamenti pubblici e quant’altro.
Un piccolo grande mondo opaco da cui deriva un bene prezioso per la collettività: l’informazione.

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