L'assessore regionale alla Ricerca Massimo Giordano e il Rettore dell'Università degli Studi di Torino Ezio Pelizzetti si sono incontrati nel pomeriggio del 3 giugno scorso, presso il Salone del Rettorato, per dare il via a una stretta collaborazione tra ateneo e istituzione e condividere azioni future sulla ricerca. Nel corso dell'incontro, la discussione ha toccato argomenti differenti, tra cui il radicamento dell'ateneo sul territorio, i poli d'eccellenza, come Città della Salute, il reclutamento del personale e lo sviluppo edilizio universitario.
Il Rettore Pelizzetti ha ricordato i numeri dell'Università di Torino: oltre 73 mila studenti, di cui 6 mila stranieri e quasi 10 mila da altre regioni, circa 4.400 dipendenti, tra docenti e personale tecnico amministrativo. "La nostra volontà – ha ribadito Pelizzetti – è rafforzare il ruolo dell' Università per i giovani e il suo legame con il territorio. A breve, il Senato accademico e il Consiglio d'amministrazione approveranno un ampio progetto di reclutamento del personale docente e tecnico amministrativo, fino al 2020 per un totale di circa 2 mila assunzioni nel decennio. Oggi accompagneremo l'assessore Giordano a visitare i principali poli universitari della nostra città: dall'area ex Italgas a Biotecnologie di via Nizza, ai dipartimenti scientifici di via Pietro Giuria e di corso Massimo D'Azeglio".
L'assessore alla Ricerca della Regione Piemonte Massimo Giordano ha commentato: "Alla luce dei numeri che ci ha illustrato il rettore Pelizzetti, posso dichiarare che oggi visito una delle più importanti aziende delle nostra regione. Come già annunciato in precedenza, stiamo lavorando per portare a termine, entro la prossima settimana e dopo un confronto con le parti sociali, il cosiddetto "pacchetto lavoro", una raccolta di misure che hanno la caratteristica dell'emergenzialità e che daranno una risposta immediata alla situazione di crisi che ancora grava sul Piemonte. Subito dopo, lavoreremo sul piano strategico della competitività del Piemonte alla cui stesura parteciperà anche l'Università, come interlocutore fondamentale. Gli Atenei sono non solo la mente ma anche il braccio armato della competitività della nostra regione, ecco perché la nostra disponibilità a collaborare è totale".