L'auto ibrida di Fiat a Mirafiori

Via Repubblica

L´auto ibrida Fiat nascerà a Torino, nello stabilimento di Mirafiori e sarà con ogni probabilità il monovolume L0, destinato a sostituire la Multipla nella gamma dell´azienda del Lingotto. Lo ha annunciato la presidente della Regione Mercedes Bresso, candidata del centrosinistra, ieri mattina davanti ai cancelli di Mirafiori dove alle 5 ha incontrato, insieme al segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani, gli operai che entravano in fabbrica.
Bresso ha rivelato di aver incontrato giovedì, con l´assessore regionale alla Ricerca, Andrea Bairati, Sergio Marchionne. «Non solo – ha spiegato – l´amministratore delegato del Lingotto ci ha rassicurato sul fatto che Mirafiori per la Fiat resta essenziale, il cuore progettuale dell´azienda, ma ci ha dato anche la disponibilità a collaborare sul piano della ricerca e dell´innovazione, per realizzare l´auto del futuro proprio a Torino. La prima auto a motore ibrido, termico-elettrico. L´ibrido a Mirafiori può essere una vera integrazione con quanto si sta facendo negli Usa con la 500 elettrica».


Una notizia confermata poco più tardi dallo stesso Marchionne «La Fiat è interessata allo sviluppo delle tecnologie ibride a Torino – ha detto in margine all´assemblea degli azionisti – E su questo abbiamo aperto un tavolo di discussione con la presidente Bresso». Marchionne ha precisato però di averne discusso anche con il rivale della zarina, il candidato della Lega Roberto Cota: «Con lui ho parlato anche questa mattina, e ho confermato il nostro interesse per lo sviluppo di tecnologie ibride. Fiat ha già investito moltissimo nello sviluppo dei motori a metano, gpl e continuiamo a investire nello sviluppo dei moto-propulsori». Poco prima infatti Cota aveva accusato la Bresso di aver voluto prendersi tutti i meriti di una vicenda di cui, in caso di vittoria del centrodestra, sarà invece suo compito occuparsi: «Anch´io parlo con Marchionne l´ho fatto più di una volta in questa campagna elettorale, solo non ritenevo di doverlo dire a tutti» ha spiegato causando l´ultima, piccola polemica di questa infuocata campagna elettorale.
L´assessore Bairati però non replica. Spiega invece più a fondo le conseguenze del possibile accordo: «Noi a questo punto abbiamo tre alternative: la prima è cercare di riprendere il discorso con il governo per un piano industriale nazionale sull´automotive che coinvolga le regioni che hanno stabilimenti in quel settore e le aziende. Se il governo non ci starà allora potremmo cercare accordi separati tra le regioni interessate, oppure agire da soli come Piemonte, su Mirafiori: abbiamo a disposizione già circa 50 milioni, in più questo accordo potrebbe essere la continuazione di quello già firmato con Rockwood per la produzione di batterie al litio».