È indirizzato agli studenti delle scuole superiori, tra i 15 e i 19 anni, in particolare degli istituti tecnici, il concorso “Inv- Factor” lanciato dal Consiglio nazionale delle ricerche per scoprire giovani talenti dell’innovazione tecnologica.
La selezione, il cui nome è simile a quello di un popolare programma televisivo molto seguito dai giovani, fa seguito al successo ottenuto l’anno scorso dalla “vetrina delle invenzioni” realizzate da ragazze e ragazzi di alcuni istituti tecnici industriali di Roma e provincia, allestita nell’ambito di “Light-accendi la luce sulla scienza”, l’evento organizzato annualmente a Roma dal Cnr per avvicinare i giovani alla ricerca scientifica: tra le fonti d’ispirazione anche l’istituto giapponese per l’invenzione e l’innovazione e all’”International Exhibition for Young Inventors”.
«Al fine di dimostrare che la scuola è anche una fucina di innovazione tecnologica – ha spiegato il Cnr – per “Light 2010” la “vetrina” è stata ampliata, invitando a partecipare tutti gli istituti tecnici d’Italia. Entro il 30 marzo i ragazzi, con l’aiuto dei docenti, collegandosi al sito web, potranno iscriversi alla gara, descrivendo la tipologia dell’invenzione da presentare. Gli iscritti dovranno produrre, entro il 15 maggio e sempre on line, un filmato di pochi minuti e una scheda più dettagliata per illustrare le tecnologie realizzate».Saranno i ricercatori del Cnr, poi, a selezionare una rosa di “inventori” che parteciperanno ad una giornata di presentazione che si terrà in settembre a Roma. Durante quest’esposizione la stessa commissione “eleggerà” le tre invenzioni migliori, che saranno premiate nel corso della conferenza stampa di “Light 2010”. Il pubblico potrà poi sperimentarle durante la kermesse scientifica, che avrà luogo sempre in settembre, in uno spazio loro dedicato.
«Catturare e coltivare talenti e intelligenze giovanili per immetterli quanto più precocemente possibile nel sistema-ricerca italiano – ha detto Rossella Palomba, responsabile del progetto “Light” del Cnr – è un’azione importante nell’ambito della ricerca scientifica nazionale, penalizzata non solo dall’insufficienza delle risorse finanziarie, ma anche dal progressivo allontanamento dei ragazzi dalle discipline scientifiche». «Iniziative in grado di dare fiducia alle potenzialità inventive dei giovani – ha continuato – appaiono dunque quanto mai opportune. “Inv-Factor” sarà veicolato anche tramite le reti sociali per raggiungere i ragazzi e gli istituti che abbiano voglia e capacità di partecipare».