Nel triennio 2007-2009 la valorizzazione e lo sviluppo del sistema universitario e della ricerca piemontese potrà contare su uno stanziamento complessivo di 70 milioni di euro previsto da un protocollo d'intesa firmato il 4 giugno a Torino dal ministro per l'Università e la Ricerca, Fabio Mussi, dalla presidente della Regione, Mercedes Bresso, e dai rettori degli atenei piemontesi
Gli enti sottoscrittori si impegnano a collaborare alla definizione e all'attuazione di un programma comune di interventi. Prioritari i settori dell'integrazione tra ricerca e sistema della produzione e dei servizi, della Rete universitaria piemontese, dei modelli di governance, del potenziamento di servizi a supporto della didattica e della ricerca usufruibili da studenti e corpo accademico dei diversi atenei, delle alte scuole e formazione permanente, dell'internazionalizzazione. I 70 milioni per sostenere specifici progetti che saranno congiuntamente individuati saranno per 35 milioni a carico del ministero, per 25 della Regione e per 10 del sistema universitario.
"L'accordo – ha dichiarato Bresso – è in linea con gli obiettivi della strategia di Lisbona e conferma l'impegno assunto un anno fa con la firma dell'Intesa con gli Atenei per la costituzione del un sistema universitario piemontese. Ci auguriamo in questo modo di aver aperto la strada ad analoghi accordi in Italia. Per potenziare il sistema della ricerca servono innanzitutto i cervelli, ma anche i soldi sono una priorità. I fondi stanziati dalla Regione per la ricerca consentiranno di attrarre altre risorse".
"L'intesa – ha aggiunto l'assessore regionale all'Università e alla Ricerca, Andrea Bairati – è importante per l'impegno che prevede e perché è la prima di questo genere in Italia. Si tratta di un accordo sperimentale, in cui avremo modo, d'intesa con il ministero e i quattro atenei – di testare forme nuove di gestione del patrimonio e di fiscalità locale in favore delle Università, modelli alternativi più premianti di tassazione degli studi, oltre a iniziative di ricerca e di sostegno ai giovani ricercatori che vogliono andare all'estero."
Le iniziative sperimentali e i progetti da attivare saranno scelti da una commissione che sarà nominata fra trenta giorni e sarà composta da tre rappresentanti del ministero, tre della Regione e due del Comitato regionale di coordinamento del Piemonte in rappresentanza degli atenei. Agli accordi potranno aderire anche altri soggetti pubblici e privati, la cui funzione sia considerata opportuna per l'attuazione degli interventi.