Il Rettore e la Conferenza di Ateneo

In programma lunedì 19 aprile 2010 alle ore 15.00, presso l'Aula Magna del Rettorato (via Verdi, 8 – Torino), il secondo dei tre incontri della Conferenza di Ateneo convocata dal Prof. Ezio Pelizzetti, Rettore dell'Università degli Studi di Torino. La Conferenza vuole essere un'occasione per riflettere sulla situazione dell'Università italiana, sul suo futuro e su quello del nostro Ateneo.
E' possibile seguire la diretta streaming dei tre incontri sul canale eventi di: www.unito.it/media .

Programma degli incontri  :
Venerdì 9 aprile 2010, alle ore 14.30
Tema dell'incontro: la legge Gelmini, gli emendamenti ad essa proposti e presentati e – in particolare – l'impatto che il disegno di legge potrebbe avere sulla realtà dell'Università degli Studi di Torino.                                                                                            
Intervengono: il Prorettore Prof. Sergio Roda, il Prof. Mario Dogliani (docente ordinario di Diritto costituzionale), il Preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, Prof. Paolo Bertinetti, e il Presidente del Senato Studenti, Helios Marchelli.
Lunedì 19 aprile 2010, alle ore 15.00
Tema dell'incontro: la situazione interna dell'Ateneo, i rapporti tra Facoltà, Dipartimenti e Scuole di Dottorato, tra Amministrazione Centrale e Centri di Gestione Autonoma.
Relazione introduttiva del Rettore e del Direttore Amministrativo.
Martedì 18 maggio 2010, alle ore 15.00
Tema dell'incontro: la situazione delle Facoltà di Medicina e Chirurgia e il loro rapporto con l'organizzazione dei servizi sanitari nella Regione.
Tutti gli incontri si svolgono presso l'Aula Magna del Rettorato. via Verdi, 8 – Torino.

Primo appuntamento per la Start Cup Torino Piemonte 2010

Entra nel vivo la competizione regionale per progetti di impresa innovativi promossa dai tre Atenei piemontesi, Politecnico e Università di Torino e Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, e organizzata dai rispettivi Incubatori di impresa – I3P Incubatore Imprese Innovative del Politecnico di Torino, Staff Cultura d’Impresa e del lavoro dell’Università di Torino e l’Incubatore del Polo di Innovazione di Novara.
La Start Cup Torino Piemonte giunta alla sua VI edizione, si sta dimostrando uno strumento di grande importanza per lo sviluppo del territorio ed un efficace mezzo per individuare le migliori idee imprenditoriali ad alto contenuto di conoscenza e per supportarle fino a divenire imprese di successo. All’iniziativa può partecipare chiunque abbia un’idea per un progetto di impresa innovativa, indipendentemente dal suo stadio di sviluppo, frutto del lavoro originale di un singolo o di un gruppo di individui.

Il concorso è a partecipazione gratuita e si articola in due fasi. La prima consiste nella presentazione, entro il 22 aprile, di un’idea di impresa ad uno degli Organizzatori del Concorso: le migliori idee ricevono premi interamente in servizi che consistono in attività di pre-incubazione sviluppate dagli Incubatori degli Atenei piemontesi, quali le iniziative di formazione finalizzate alla predisposizione del Business Plan e il tutoraggio da parte di esperti con capacità specifiche nella loro stesura. Le idee vincitrici possono così trasformarsi in veri e propri piani di impresa e concorrere ai premi in denaro di oltre 110mila euro complessivi previsti nella seconda fase del concorso che scade il 15 luglio con la presentazione del Business Plan completo.

Chiariglione a Palazzo Nuovo

Il 31 marzo 2010, alle 17 Leonardo Chiariglione terrà un seminario su: “The Beginning of the Digital Media Age – L’inizio dell’era digitale dei media”. L’appuntamento è a Palazzo Nuovo, Laboratorio “Quazza” , via Sant'Ottavio 20, Torino.Leonardo Chiariglione è presidente del gruppo MPEG a cui si devono i formati di compressione (MPEG, JPEG, MP3…) che hanno giocato un ruolo decisivo nella evoluzione dei Nuovi Media.

L’incontro è organizzato dal CIRMA – Centro Interdipartimentale di Ricerca su Multimedia e Audiovisivo Università degli Studi di Torino.

Almalaurea 2010: i dati di Torino

AlmaLaurea presenta il XII Rapporto sulla condizione occupazionale dei laureati italiani e, come ogni anno, rende disponibile la documentazione on line per Ateneo. Il Rapporto 2010 ha coinvolto oltre 210mila laureati di 49 università italiane aderenti ad AlmaLaurea da almeno un anno, tra cui l’Università di Torino.A livello generale, la situazione quest’anno risulta particolarmente preoccupante: lievita sensibilmente la disoccupazione rispetto all’anno passato non solo fra i laureati di primo livello (dal 16,5 al 22%), ma anche fra i laureati specialistici biennali (dal 14 al 21%). La quota di lavoro stabile si contrae ulteriormente, così come il livello delle retribuzioni. E l’andamento negativo si conferma anche nel medio periodo, a tre e a cinque anni dalla laurea.

La lettura dei risultati qui presentati a livello “locale” non può dunque prescindere da questo contesto nazionale. “L’attuale sottoutilizzazione del capitale umano migliore che esce dal sistema universitario rappresenta oggi una vera e propria emergenza” dichiara Andrea Cammelli, direttore di AlmaLaurea e professore di Statistica dell’Università di Bologna. “È necessaria una riflessione di ampio respiro su questo versante, evitando i catastrofismi, ma anche la politica dello struzzo.

Ciò che fa la differenza nella possibilità di uscita dalla crisi del Paese in un ruolo competitivo nel contesto internazionale è la consistenza e la qualità del  capitale umano. Se è vero che ricerca è uguale a sviluppo e sviluppo è uguale a occupazione, obiettivo prioritario è investire di più in formazione e ricerca, come fanno tutti i paesi più avanzati. Occorre facilitare l’innesto nelle imprese, soprattutto medie e piccole, di alte competenze: seri studi dimostrano che un laureato di qualità può cambiare profondamente l’impresa senza intaccare il ruolo dell’imprenditore e farlo sentire espropriato”.

L’intera documentazione è disponibile su: www.almalaurea.it

Il Poli in diretta sul computer

Via Lastampa.it

Sette professori, quest’anno, hanno insegnato ripresi da una telecamera. Le lezioni sono finite su Internet, scaricabili dagli studenti, consultabili su pc, iPod, iPhone e telefonino. A settembre, in un solo mese, dieci mila iscritti hanno consultato le lezioni on line. Dal prossimo anno si accelera: l’«e-learning» diventerà parte essenziale dei corsi del primo anno al Politecnico, con la prospettiva di arrivare presto a coprire tutti gli insegnamenti.

Insieme con il forte aumento dei corsi in inglese è una delle novità più significative che investiranno il «Poli» dal prossimo anno, tassello essenziale del rinnovamento dell’offerta formativa varata dall’ateneo che prevede, tra l’altro, la chiusura alla didattica delle sedi decentrate. E sarà anche la cifra dell’evento di lunedì e martedì, giorni in cui l’ateneo si presenterà alle aspiranti matricole utilizzando al massimo proprio le nuove tecnologie. «È cambiata la tipologia dei nostri studenti, il rapporto con il tempo e con lo spazio», dice il rettore Francesco Profumo. Generazione Internet: «La lezione in aula non può più essere l’unica modalità di fruizione. Dobbiamo avvicinarci alle esigenze dei nostri studenti, erogare formazione in modalità diverse».

Al Politecnico ne sono così convinti che hanno deciso di impostare anche il percorso di orientamento in questo senso. Lunedì e martedì, oltre ad allestire stand dentro la Cittadella, i corsi saranno presentati via streaming ai ragazzi di tutte le scuole italiane che vorranno collegarsi tramite pc. Un’iniziativa rivolta alle scuole superiori del Piemonte, ma soprattutto a quelle delle altre regioni: un terzo degli iscritti, infatti, proviene da fuori il Piemonte.

La rivolta dei ricercatori torinesi

I ricercatori torinesi hanno deciso di non insegnare più in modo volontario

Adesso fanno sul serio. Altro che minaccia sbandierata per ottenere condizioni migliori o limitare un precariato fuori controllo. Stavolta non è una provocazione, ma una decisione già presa e messa nero su bianco in una facoltà dell’Università di Torino e che presto potrebbe dilagare in tutte le altre: i ricercatori non vogliono più insegnare. Basta corsi, basta didattica, basta esami. Dal prossimo anno, a Scienze, torneranno a occuparsi solo di quel che prevede la legge: fare ricerca e seguire la didattica complementare, ad esempio le esercitazioni.

«L’abbiamo deciso a malincuore», racconta Alessandro Ferretti, ricercatore al dipartimento di Fisica sperimentale. «Smetteremo di svolgere tutti quei compiti didattici a cui fino a oggi ci siamo dedicati con passione, su basi volontarie, e per il bene degli atenei e dei loro studenti. Da ottobre lavoreremo a tempo pieno al nostro compito istituzionale». Il motivo di questa rivolta è tutto racchiuso nel nuovo disegno di legge sull’Università. «Speriamo che la nostra protesta serva ad attirare l’attenzione sulle condizione disastrose che il ddl Gelmini produrrà dentro gli atenei, soprattutto sul fronte del personale», spiegano.

La riforma varata dal ministero, che presto passerà all’esame del Parlamento, per chi si occupa di ricerca contiene infatti una rivoluzione: introduce la figura del ricercatore a tempo determinato, con contratti di tre anni rinnovabili per altri tre, «con il risultato che alla fine ci si potrebbe trovare senza un concorso cui partecipare, obbligati a reinventarsi una professione fuori dall’Università a 40 anni. Inoltre, se anche il concorso fosse previsto, si scatenerebbe una “guerra tra poveri”: da una parte i ricercatori strutturati, che aspirano a un avanzamento di carriera; dall’altra quelli a tempo determinato, che rischiano di uscire dall’Università». Leggi tutto “La rivolta dei ricercatori torinesi”

Giornate di orientamento per Unito

Dal 1° al 5 marzo 2010 appuntamento alla SAA, la Scuola di Amministrazione Aziendale (via Ventimiglia, 115 – Torino) con le giornate di orientamento dell’Università degli Studi di Torino, rivolte soprattutto agli studenti di quarta e quinta superiore.

Gli incontri sono ad accesso libero e l’ingresso è garantito fino ad esaurimento posti. Gli stand delle Facoltà/Scuole Universitarie e dei servizi per gli studenti saranno presenti per l’intera durata della manifestazione: da lunedì 1 marzo a giovedì 4 marzo dalle 9 alle 18 e venerdì 5 marzo dalle 9 alle 17.

Si inizia lunedì 1° marzo alle 9.

Lunedì 1 marzo 
09.00-09.45 Tasse e borse di studio 
10.00-11.00 Giurisprudenza 
11.15-12.00 SAA-Scuola di Amministrazione Aziendale 
12.15-13.15 Economia 
13.30-14.30 Psicologia 
14.45-15.45 Scienze Politiche 
16.00-16.45 SUISS-Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Strategiche 
17.00-17.45 Scuola di Studi Superiori  
Martedì 2 marzo 
09.00-10.00 Lettere e Filosofia 
10.15-11.15 Scienze della Formazione 
11.30-12.30 Lingue e Letterature Straniere 
12.45-13.30 Tasse e borse di studio 
13.45-14.45 Medicina Veterinaria 
15.00-16.00 Farmacia 
16.15-17.15 Medicina e Chirurgia San Luigi Gonzaga-Orbassano 
17.30-18.30 Medicina e Chirurgia-Torino  
Mercoledì 3 marzo 
09.00-10.00 Agraria 
10.15-11.15 Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali 
11.30-12.15 Scuola Universitaria Interfacoltà per le Biotecnologie 
12.30-13.15 SUISM-Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Motorie 
13.30-14.30 Giurisprudenza 
14.45-15.30 SAA-Scuola di Amministrazione Aziendale 
15.45-16.45 Economia 
17.00-17.45 Test d’ingresso e TARM-Test accertamento requisiti minimi  
Giovedì 4 marzo 
09.00-10.00 Medicina Veterinaria 
10.15-11.15 Farmacia 
11.30-12.30 Medicina e Chirurgia-Torino 
12.45-13.45 Medicina e Chirurgia San Luigi Gonzaga-Orbassano 
14.00-14.45 Scuola Universitaria Interfacoltà per le Biotecnologie 
15.00-15.45 SUISM-Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Motorie 
16.00-17.00 Agraria 
17.15-18.15 Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali  
Venerdì 5 marzo 
09.00-10.00 Scienze Politiche 
10.15-11.00 SUISS- Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Strategiche 
11.15-12.15 Psicologia 
12.30-13.30 Scienze della Formazione 
13.45-14.45 Lettere e Filosofia 
15.00-15.45 Scuola di Studi Superiori 
16.00-17.00 Lingue e Letterature Straniere 

Unito inaugura l'anno accademico

Lunedì 1 febbraio 2010, a partire dalle ore 10.00, nell'Aula gialla della Facoltà di Economia si svolge la cerimonia di Inaugurazione dell’Anno Accademico 2009/2010 dell’Università di Torino. Intervengono il Rettore, Prof. Ezio Pelizzetti, Il Direttore Amministrativo, Dott.ssa Loredana Segreto ed il Presidente del Senato Studenti, Helios Marchelli.Ospite della cerimonia: il Prof. David King, Presidente Collegio Carlo Alberto e Director della Smith School of Enterprise and the Environment con un intervento dal titolo "Twenty First Century Challenges: A New Epoch?"

Per seguire la diretta streaming dell'evento: www.unito.it/media

Unito va in Egitto

L'Università di Torino va in Egitto. Obiettivo: trasmettere conoscenza. Agricoltura, ambiente, innovazione e tecnologie avanzate saranno al centro del progetto che vede in prima fila Agroinnova, il Centro per l’innovazione torinese in campo agro-ambientale. 
Insieme all’Istituto di Protezione delle Piante del Cnr di Bari, all'università spagnola di Lleida, e all'Istituto Agronomico Mediterraneo di Chania in Grecia , Agroinnova metterà in piedi una laurea specialistica in Protezione Sostenibile delle Colture presso le università egiziane partner (Mansoura, Zagazig, Ain Shams, Suez, Assuit, South Valley e Kafr ElSheikh).

In particolare, il progetto intende aggiornare i programmi nel settore della difesa sostenibile delle colture, migliorare i metodi di insegnamento e rafforzare i legami tra l’Università ed il mondo del lavoro. la laurea specialistica avrà la durata di due anni, a partire dall’anno accademico 2010/2011 e si rivolgerà a circa 25-30 studenti in ogni Università egiziana partner.

«Siamo felici ed orgogliosi di poter affiancare una partnership in ambito agricolo a quella già consolidata in ambito culturale che lega Torino e l’Egitto, in particolare attraverso il proprio Museo archeologico – ha sottolineato Maria Modovica Gullino, direttore di Agrinnova – Progetti come questi, contribuendo alla formazione delle nuove generazioni in Paesi in via di sviluppo, creano anche le basi per solidi partneriati nella ricerca». 

Concorso anti raccomandazioni al Politecnico

Si cerca una procedura “perfetta” per i concorsi universitari

Addio agli scritti, ma soprattutto alla prova orale nei concorsi per diventare ricercatori universitari. Debutta il modello taglia raccomandazioni. Un sistema, quello della segnalazione, che nel mondo dei baroni universitari è abbastanza praticato per dare un aiuto al pupillo. Il Politecnico, mettendosi al passo con la nuova normativa del ministro Mariastella Gelmini, ha varato il primo bando per 17 posti a tempo indeterminato che prevede solo la valutazione dei titoli e delle pubblicazioni. Niente scritti e nessun colloquio con punteggio, come in passato. Un esame freddo. Solo carte che vengono valutate in base ai criteri già definiti al momento del lancio del concorso.

Due gli obiettivi: trasparenza e oggettività. Tenendo il più possibile fuori dai giochi i giudizi soggettivi, come quelli dei membri della commissione, soprattutto dopo una prova orale. Un sistema apprezzato dall’Apri, l’associazione precari della ricerca italiana, che nel suo blog scrive: “Si tratta di un caso del tutto inedito nel panorama italiano, che pone il Politecnico di Torino come esempio virtuoso per tutte le altre università e per lo stesso ministero”. Il Poli ha infatti interpretato alla lettera la nuova normativa varata dalla Gelmini sui concorsi universitari. “Esiste un colloquio – spiega il prorettore Marco Gilli – ma da questo non può scaturire un punteggio. Serve solo per discutere le pubblicazioni presentate, per rendersi conto, ad esempio, se il candidato è il vero autore. La commissione deve valutare i titoli e gli articoli. Se si attribuisse un risultato al colloquio sarebbe come giudicare due volte le pubblicazioni. Un doppione. Non avrebbe senso”.