Inizia il 2008 e sulla scena di Torino muove il suo primo passo una nuova associazione culturale: la Tribù del Badnightcafé. Lo fa con una mostra di fotografie, alla Tesoriera. Siccome è una tribù, qualcosa che ci ricorda tempi in cui noi umani eravamo ancora poco stanziali, questa mostra ci parla d’un viaggio immaginario, dentro una città, la nostra: Torino, un viaggio lungo un giorno.
La mostra sarà aperta sino al 16 Gennaio, dalle 15:00 alle 18:00. Un appuntamento da segnarsi sull’agenda è l’incontro con gli autori, che si terrà Sabato 12 Gennaio, dalle ore 15:00 Torino oltre l’apparire quotidiano, alla ricerca di angolazioni, stimoli, punti di vista, suggestioni sconosciute al forestiero e spesso trascurate da chi a Torino ci vive.
Il percorso espressivo di DieciCento, un gruppo di fotografi amatoriali torinesi, vero braccio fotografico dell’Associazione Culturale Tribù del Badnightcafè, ha inizio da questi presupposti, raccontati nella prima mostra dell’anno nuovo, che verranno ampliati con le iniziative che l’Associazione ha in programma per il 2008.
Nella mostra attuale, sono esposte opere di una parte degli autori appartenenti a questo gruppo, estremamente più ampio dei nomi attualmente rappresentati, ed altrettanto estremamente vivace nelle proprie iniziative sul territorio.
DieciCento rappresenta oggi, per quanto attiene alla fotografia, quell’area dove è difficile, se non impossibile, segnare una linea di demarcazione tra la fotografia puramente amatoriale e l’espressione artistica e professionale in senso stretto.
Questi caratteri ben si inseriscono nel tessuto culturale cittadino che ha dimostrato negli ultimi anni una quantità di fermenti e spinte innovative tali da rendere Torino, oggi, una delle piazze artistiche più importanti e vive d’Europa.
L’Associazione Culturale Tribù del Badnightcafè promuove le attività del gruppo DieciCento e di quegli artisti che, oltre che in campo fotografico, intendono esprimere le potenzialità culturali (nel teatro, nella pittura, nella musica, nel cinema, nel multimediale e nella letteratura) di una città che da tempo non è più solamente fabbrica.