Oltre 600 imprese avviate nella sola Provincia di Torino a partire dal 2003 grazie alle attività del Mip, il Servizio Mettersi in proprio della Provincia di Torino. Mip è un servizio di supporto alla creazione di nuove imprese formato da un insieme articolato di azioni volte a diffondere una cultura imprenditoriale, a stimolare la nascita di idee d'impresa e a favorire la creazione e lo sviluppo di nuove attività di successo. E' promosso dalla Provincia di Torino ed è interamente gratuito, grazie a finanziamenti dell'Unione europea (Fondo Sociale Europeo), dello Stato italiano (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) e della Regione Piemonte.
Le imprese avviate grazie a Mip sono 638. La maggior parte di queste opera nell'ambito dei servizi alla persona (137), seguite dalle imprese che hanno intrapreso un'attività di commercio tradizionale, elettronico e di prossimità (108) e da imprese nell'ambito di artigianato, arti e mestieri (101). Non mancano nemmeno aziende operanti nell'Information & Communication Technologies e nelle nuove tecnologie (55), nell'ambito dei servizi alle imprese (98), design e grafica (30) e operatori dell'enogastronomia (68).
Sono state 9650 le persone che si sono rivolte al Mip con 6500 progetti d'impresa per arrivare a 638 imprese concretamente avviate e 1145 soggetti occupati. Di questi, il 43% è di sesso femminile, il 57% è di sesso maschile. Il 46% ha un diploma di scuola superiore, il 33% è laureato, il 21% ha la licenza media o una qualifica professionale.
La maggior parte ha un'età compresa tra 30 e 40 anni (44%), seguono gli under 30 con il 31% e gli over 40 con il 25%.
Sono quasi tutti italiani (il 95%), ma non è trascurabile la quota di immigrati extracomunitari che hanno avviato un'impresa con Mip, quasi il 4%.
In anni in cui la crisi dell'industria ha segnato una fase difficile per gli occupati dei grandi gruppi e dell'indotto in Piemonte, è particolarmente significativa la percentuale degli inoccupati che sono riusciti ad avviare un'impresa grazie a Mip: il 32%. E anche tra le persone che già avevano un lavoro, Mip ha dato spazio a una percentuale considerevole di cassintegrati, co.co.pro., collaboratori occasionali e tirocinanti: in tutto, oltre il 7%.