Sono iniziati a gennaio con un incontro dedicato agli imprenditori della regione i lavori del Tavolo permanente per l'innovazione tecnologica in Valle d'Aosta. L'oibettivo dei lavori è quello di creare un tavolo di confronto permanente tra le istituzioni locali, le imprese e il mondo universitario a favore dello sviluppo economico e della formazione in Valle d'Aosta.
L'organismo è stato istituito dalla Regione autonoma Valle d'Aosta nell'ambito di un accordo di collaborazione con il Politecnico di Torino e l'Università della Valle d'Aosta che ha dato tra l'altro il via alla realizzazione del Polo tecnologico di Verres, un centro di ricerca e formazione situato nella bassa Valle d'Aosta.
"Non c'é settore in bassa Valle – spiega il presidente della Regione, Luciano Caveri – in cui il Politecnico di Torino non possa essere un interlocutore utile ed è quindi una presenza che si inserisce in una riflessione più ampia di sviluppo". L'organismo, presieduto dallo stesso Caveri e dal rettore del Politecnico di Torino, Francesco Profumo, di cui fa parte, tra l'altro, il presidente di Confindustria Valle d'Aosta, Giuseppe Bordon, si propone anche di "sviluppare – si legge nel documento istitutivo – la società della conoscenza nella sua dimensione economica, culturale e sociale, diventando così un punto di riferimento per le istituzioni locali e il tessuto produttivo".
"Abbiamo in particolare tre atouts – aggiunge il presidente Caveri – che consentono alla Valle d'Aosta di essere terreno fertile per la ricerca e la sperimentazione tecnologica: il territorio di montagna che ci porta ad essere un'area test per applicazioni da trasferire altrove (gli impianti a fune, il soccorso alpino, la numerosa presenza di tunnel); una democrazia di prossimità che ci consente di intervenire capillarmente nei singoli settori; infine una ridotta porzione di popolazione che ci permette di far corrispondere domanda e offerta sin dalle scuole superiori proprio per non sprecare talenti".