Una proposta: Interaction 2012 in Italia

Da  Mark Vanderbeeken,  Michele  Visciola, Jan-Christoph Zoels

Interaction è la conferenza più influente dell’Associazione di Design dell’Interazione

Quest’hanno la conferenza ha avuto luogo a Savannah, in Georgia (Stati Uniti) e ha registrato il tutto esaurito, con più di 500 partecipanti. Alcuni fra voi, fra cui Massimo Banzi, Ezio Manzini e Jan-Christoph Zoels, erano fra i partecipanti. Il prossimo anno la conferenza si terrà a Boulder, in Colorado (Stati Uniti) e l’anno successivo (2012) l’evento si sposterà in Europa. C’è un bando di concorso, indetto per ospitare l’evento (vedere sotto, il termine dell’iscrizione è il 25 giugno)

Senza alcun dubbio, Helsinki (Capitale Mondiale del Design 2012) parteciperà al bando. Tuttavia, a febbraio, in Finlandia fa freddo e le ore di luce durante la giornata sono poche. Un’altra città concorrente potrebbe essere Cologna, in Germania, forte della sua considerevole tradizione in Design di Servizi.

Sicché, ecco cosa ha pensato Experientia: perché non ospitarla in Italia? E, perché non mettere insieme tutti i partecipanti attivi nel campo del design dell’interazione e dell’esperienza dell’utente, affinché possano lavorare insieme a quest’iniziativa?

Potrebbe essere un’idea che voi, assieme alla vostra organizzazione, sareste disposti ad appoggiare, non solo in teoria, ma anche con gesti concreti?

Qui di seguito, alcune fra le cose che vanno tenute in conto:
– Abbiamo necessità di un partner che sia a capo di una scuola di design
– Dobbiamo pensare ai requisiti che devono avere gli spazi dedicati alla conferenza e gli hotel. Gli eventi di questa portata necessitano di un auditorio che possa ospitare 600 persone, tre sale più piccole da 200 persone ciascuna e 6-8 stanze da adibire a piccole sessioni e workshop. La ricettività alberghiera deve offrire soluzioni di prezzi e qualità differenziati.
– Vorremmo per la conferenza una location bella ed eccelsa (Gillian Crampton Smith ha già proposto di ospitarla presso l’IUAV-Interaction a Venezia), tenendo anche conto delle temperature del mese di febbraio
– Dovremmo predisporre un piano base: organizzazione, supporto media, supporto pubblico/finanziario, accesso wifi (tenendo in considerazione i problemi di iscrizione che possono verificarsi in Italia), volontari, ecc…
– Dobbiamo valutare quali autorità locali o regionali potrebbero essere interessate a supportare finanziariamente e concretamente un tale impegno, e questo influenzerà la scelta della location proposta (e, va da sé, anche il budget)
– Dobbiamo anche trovare società partner (suggerimenti o idee?)

Questo è solo il primo passo. Per far sì che il processo risulti scorrevole e aperto, abbiamo creato uno spazio online (Google Groups) per la discussione e la preparazione del progetto (potete scrivere in italiano o in inglese, dal momento che non tutti noi padroneggiamo l’italiano scritto), Questo spazio permetterà inoltre a persone nuove di iscriversi ed esaminare senza problemi le passate discussioni.