L’arte ci aiuterà ancora una volta a percorrere strade innovative e inattese, a credere nella forza del cambiamento e dell’immaginazione ». Con queste parole del direttore Andrea Bellini, si apre la sedicesima edizione di «Artissima», Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea che dal 6 all’8 novembre trasforma la città in un grande contenitore d’immagini, in un sito per i giovani creativi, in un punto d’incontro tra il sogno e la realtà. Soprattutto contribuisce a definire i contorni dell’attuale ricerca visiva, che proprio a Torino trova un punto di riferimento e un laboratorio ricco di iniziative, di fermenti culturali, di proposte che in questa occasione mettono a confronto le esperienze nate a New York con quelle di Berlino e Shanghai, Londra, Parigi, Instanbul, Roma, Napoli.
Un percorso, quindi, che si snoda al Lingotto Fiere secondo una stimolante visione sulla contemporaneità, resa possibile dall’intervento della Regione Piemonte, Provincia e Città di Torino, mentre è promossa e coordinata dalla Fondazione Torino Musei, con il sostegno della Camera di Commercio di Torno, Compagnia San Paolo e Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Il clima è quello di una grande kermesse, di tre giorni straordinariamente intensi d’incontri e conferenze, di esplorazioni nel campo della ricerca e della sperimentazione artistica, della circolazione di idee e di scambi commerciali. L’appuntamento, che si è inaugurato ieri sera, offre al pubblico, ai collezionisti e agli esperti d’arte un ampio panorama di progetti, di nuove presenze, di firme affermate a livello internazionale.
Percorrendo gli spazi della fiera si possono vedere gli stand delle gallerie italiane e straniere, inserite nella «Main Section» e quelle d’avanguardia del settore «New Entries», sino ai talenti emergenti di «Present Future» e alle installazioni e grandi opere della mostra a carattere museale denominata «Constellations». Insieme alle oltre 120 gallerie invitate, prende forma «Artissima Cinema » che ospita una serie di proiezioni capaci mettere in relazione arte, teatro e cinema, attraverso video e film d’artista e documentari. Sempre in fiera, si ricorda che verranno assegnati il Premio Illy Present Future, Premio Guido CaboneNewEntries e, per la prima volta, il Premio Ettore Fico. Le visite guidate di «Ascolta chi scrive» permettono inoltre al pubblico di «scoprire » l’arte attuale con l’aiuto di critici e giornalisti specializzati.Per chi invece, vuole acquistare un’opera a prezzi estremamente contenuti, vi è il negozio «The Store», progettato dal critico londinese Adam Carr. Per Artissima, sono stati appositamente realizzati multipli, poster, riviste, video, libri d’artista, tazze, caramelle, che vanno da 0 a 450 euro, passando per 2, 5, 9, 10 euro se non addirittura tramite il baratto. Sono oggetti firmati, tra gli altri, da Paola Pivi, Nina Beier, Jason Dodge, Claire Fontaine, Dan Rees, Bedwyr Williams. Come si è detto, Artissima coinvolge anche la città con l’apertura dei musei e delle gallerie private per la notte del 7 novembre; con «Artissima Volume » al Circolo Esperia, che propone concerti e dj-set legati alle arti visive, e «Artissima Fumetto » a Palazzo Birago (dal 4 novembre) con i disegni di Geneviève Castrée, che è anche cantante sotto ilnome di Woelv.Novità assoluta è il progetto «Accecare l’ascolto», che durante la rassegna del Lingotto vede al lavoro un gruppo di artisti in cinque teatri torinesi: Regio, Carignano, Gobetti, Astra e Cavallerizza Reale.