Ogni ragazza o ragazzo dovrebbe godere dell’opportunità di apprendere i concetti base della programmazione informatica. Dovrebbe essergli consentito di non vivere la tecnologia digitale solamente da consumatore ma di poter agire attivamente su di essa in modo critico e consapevole: curiosando, esplorando, sperimentando e divertendosi.
Per questo sono nati in tutto il mondo i cosiddetti ‘CoderDojo”, club gratuiti che hanno come obiettivo quello di organizzare attività e laboratori per ragazzi durante i quali i più piccoli, per esempio, possono imparare usando ambienti di programmazione adatti alla loro età (Scratch) e creando, in modo originale, i loro primi programmi e videogiochi. Tutto questo in un ambiente informale dove possano sperimentare liberamente, in assenza di regole, in una vera e propria palestra della mente, gratuita, dove non ci siano verifiche e voti e soprattutto non ci sia la paura di sbagliare. Il tutto gestito da volontari chiamati ‘mentor’.
La maggior parte delle città italiane ha un club di questo tipo. Da sabato anche Torino avrà il suo CoderDojo. A guidare il gruppo di entusiasti, pronti a offrire questa opportunità ai giovani di città e provincia, c’è l’associazione culturale Museo Piemontese dell’Informatica – MuPIn, con Progetto Rena, Digital Champions, Associazione Dschola, Rete delle Biblioteche civiche torinesi, 42 Advisory, Lombroso 16, Talent Garden e Fablab Torino.
Il cosiddetto “champion” torinese, il capogruppo, è Elia Bellussi (presidente dell’associazione culturale Museo Piemontese dell’Informatica), mentre i “mentor” della città sono Marco Alvino, Roberta Bertero, Carla Bertuzzi, Roberto Guido, Fabio Malagnino, Stefano Mercurio, Alessandro Rabbone e Marta Zanetta.
Il primo evento avrà luogo sabato 28 febbraio a Lombroso 16 (via Lombroso 16, Torino) dalle 14.30 alle 17.30.
CoderDojo è rivolto a ragazzi tra i 7 e i 14 anni. Nella prima parte del laboratorio verrà spiegato il funzionamento di Scratch attraverso esempi che i bambini potranno replicare sui propri computer con il supporto dei mentor. Nella seconda parte, dopo la merenda, i ragazzi saranno liberi di continuare a personalizzare il proprio progetto o di crearne un altro sulla base di quello che hanno imparato.
Per partecipare è obbligatoria l’iscrizione su coderdojotorino.eventbrite.it. Ogni partecipante dovrà essere accompagnato da un adulto, avere con sé un computer portatile, su cui, possibilmente, dovrà essere installato il programma Scratch (indicazioni qui), e la merenda.
Fantasia e collaborazione sono requisiti fondamentali per imparare e divertirsi. “Be cool” è il motto di Coderdojo: creare, condividere, comunicare, essere spontanei ed empatici.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare gli organizzatori scrivendo a info[at]coderdojotorino.it o visitare il sito www.coderdojotorino.it.