120 anni fa a Giaveno l’8 gennaio 1896 nasceva lo sci in Italia

A Giaveno  l’8 gennaio 1896  nasceva ufficialmente lo sci in Italia: 120 anni fa l’ingegnere e alpinista svizzero Adolfo Kind, dopo i primi esperimenti al Valentino di Torino, provò a scendere, con degli sci di di frassino legati ai piedi, il pendìo del monte di Prá Fieul nella borgata montana del comune di Giaveno in Val Sangone.

Il racconto degli eventi secondo Wikipedia

 

Nel novembre del 1896, Adolfo Kind si fece spedire due paia di “assi” in legno di frassino. Erano i cosiddetti skinorvegesi, presentati anni prima nel libro di Fridtjof NansenAttraverso la Groenlandia con gli ski. La rivoluzione nordica dei pattini da neve aveva riscosso le prime conferme con la fondazione degli “ski club” a Monaco (1891) e a Grenoble (1896). Molto più comodi rispetto alle racchette, si diceva. Eppure, sulle Alpi italianel’invenzione tardava a prender piede. Fu proprio Kind, che – oltre a essere ingegnere – si interessava di caccia e alpinismo, a dare la prima lezione. Il tutto avvenne nel salotto del suo eclettico chalet, una casa costruita in stile nordico, con tetti alti e spioventi, non lontano dal parco del Valentino, e tuttora visibile nel triangolo tra corso Dante e Torino Esposizioni. Qui l’ingegnere invitò alcuni amici, presentando loro le due paia di rudimentali sci che si era fatto spedire dalla ditta Jakober di Glarona, in Svizzera. Nello stupore generale, i presenti calzarono gli arnesi sui tappeti di casa, tentando abbozzi di voltate, come allora venivano chiamate le curve. In quel novembre 1896, a Torino, contemporaneamente all’esordio del cinema in Italia, nasceva uno sport destinato a cambiare volto ed economia di molte valli montane. E per prima, appunto, la vicina Valsusa teatro dei XX Giochi olimpici invernali.

Dopo gli esperimenti al Parco del Valentino e sui pendii collinari torinesi, il gruppo di dodici pionieri capitanato da Kind salì a Giaveno in tram, e da lì raggiunse le frazioni più alte, passando per Prà Fieul fino alla cima del Monte Cugno dell’Alpet (2.072 m), poco ad est della oggi più nota Punta dell’Aquila. Nel 1899 fu la volta dei 3000 metri: il monte Tomba, sopra il lago del Moncenisio. Nel 1901, all’interno del Club Alpino Italiano (CAI) nacque lo Ski Club Torino, primo in Italia, allo scopo di allenarsi nel pattinaggio e nelle escursioni con gli sci. La rosa dei ventinove soci fondatori contava quasi tutti gli alpinisti più esperti d’inizio secolo: Adolfo Hess, Giacomo Dumontel, Ubaldo Valbusa, Ettore Canzio e lo stesso Kind. La quota era di lire 5 all’anno. Il 3 gennaio 1902, durante la seconda adunata dell’associazione, Adolfo Kind venne nominato direttore dello Ski Club, ruolo che manterrà fino alla morte, nel 1907. Prà Fieul, su cui era stata costruita una grangia completa di stufa e coperte, assolse per molti anni alla funzione di Stazione Sociale del Club. Col passare del tempo, però, si dimostrò limitata: località troppo bassa, spesso carente di neve e con spazi troppo stretti per le ambizioni del gruppo. Nel gennaio del 1906 venne inaugurata la “prima stazione alpina italiana” a Oulx, in Alta Valsusa, e nel mese di febbraio dello stesso anno, a Sauze d’Oulx, si organizzò il primo corso di sci: vi parteciparono, insieme agli iscritti del Club, alcuni ufficiali dei reggimenti alpini. Fu chiamato a dirigerlo il campione norvegese Harald Smith. Proprio a Sauze, peraltro, Adolfo Kind costruì un rifugio, tuttora esistente sotto il nome di Capanna Kind, nel comprensorio sciistico di Sportinia. Accanto alla crescente adesione di pubblico alle gare, cui furono abbinati anche premi in denaro, emblematica è la nascita ex novo di Sestriere. Figlia di un nuovo approccio alla montagna, legato a fini turistici e speculativi secondo l’intuizione di Giovanni Agnelli, venne terminata nel 1933, ufficializzando il connubio tutto torinese fra lo sci e l’onnipresente industria automobilistica. Da notare che la figlia di Adolfo. Adelaide (Ady) sposerà nel 1905 Claudio Fogolin, uno dei pionieri del ciclismo professionistico di fine Ottocento e cofondatore nel 1906 della Lancia & C automobili.

La storia dello sci in Piemonte

Autore: Redazione

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