Lo sappiamo: oltre a “dare in testa” l’intensa esposizione al sole in età infantile è “tra i fattori di rischio per lo sviluppo dei tumori cutanei in età adulta”. Da questa importante considerazione parte l’analisi di Altroconsumo su 16 creme solari acquistate tra farmacie, supermercati e discountper capire quali sono le più affidabili.
Dati alla mano, di queste 16 creme solari per bambini con protezione 50, ben due arrivavano a malapena a 21. Motivo che ha portato l’associazione dei consumatori e dare l’allarme e segnalare i prodotti in questione al ministero della Salute.
Spiega Altroconsumo: I risultati, dell’ultimo test sulle creme solari con fattore Spf 50+sono stati in linea di massima rassicuranti: quasi tutti rispettano il grado di protezione riportato in etichetta. Fanno eccezione due prodotti, che sono stati bocciati e che abbiamo provveduto a segnalare al Ministero della Salute e di cui abbiamo richiesto il ritiro dal mercato, parliamo di Rilastil Baby transparent spray wet skin e di Isdin Transparent spray wet skin.
Rischio per la salute
Una lama a doppio taglio, spiega l’associazione, in quanto in casi come questi, “il rischio scottature può essere alto, a maggior ragione perché chi acquista questo tipo di prodotti è convinto di poter contare su un fattore di protezione altissimo e sul fatto che sono indicati per i bambini”.
Le analisi
Si legge nel report inviato al ministero della Salute:
Del prodotto ISDIN Fotoprotector pediatrics transparent spray wet skin abbiamo testato 4 esemplari appartenenti a lotti diversi acquistati nei singoli paesi partecipanti. Tutti e quattro i campioni sono risultati possedere un SPF misurato di gran lunga inferiore rispetto a 50+, da un minimo di 14,1 a un massimo di 17,9 e, quindi, non conformi alla raccomandazione europea di riferimento.
In particolare, il campione acquistato in Italia (n. lotto 832311) presenta SPF misurato 14,1 e UVA-PF misurato 9,3. Per questo motivo dovrebbe essere etichettato come un prodotto solare con “bassa” protezione (SPF 10).
Di RILASTIL Baby transparent spray wet skin, invece, è stato testato solo il prodotto presente sul mercato italiano. Abbiamo analizzato due campioni, dello stesso lotto, presso due laboratori diversi dato che il produttore, dopo aver ricevuto i primi risultati (SPF misurato 20,9, UVA-PF misurato 9,8, corrispondente ad un fattore di protezione “media”) ha contestato di avere, invece, delle certificazioni sullo stesso numero di lotto, attestanti la conformità del prodotto.