“Come sia possibile che, nel nostro Paese, la fruizione si attesta a circa il 15%, contro una media europea del 50% e con punte eclatanti quali l’83% dell’Inghilterra?”. Federconsumatori e Adusbef hanno chiesto un incontro al ministro della Salute, Renato Balduzzi, per trovare soluzioni e risposte a questo quesito e ora annunciano di essere pronti a presentare esposti presso Corte dei Conti, Antitrust e Procure della Repubblica contro i danni provocati dalla “coalizione disinformativa contro la diffusione dei farmaci equivalenti molto forte nel nostro Paese e funzionale agli interessi delle multinazionali del farmaco”. Leggi tutto “Pronto un esposto alla Corte dei Conti e all’Antitrust per la disinformazione sui farmaci equivalenti”
I carabinieri di Torino sgominano una banda che creava contratti dell’energia elettrica fasulli
Un gruppo di truffatori che creavano contratti dell’energia elettrica fasulli copiando i dati da contratti reali all’insaputa dei clienti, è stato scoperto dai carabinieri di Torino. Cinque persone sono state denunciate per falso in scrittura privata e sostituzione di persona continuata in concorso. Moltissime le denunce di cittadini che si sono visti recapitare avvisi di cambiamento di contratti per la fornitura di energia elettrica, mai richiesti, con allegata la nuova bolletta e la nuova fattura. Leggi tutto “I carabinieri di Torino sgominano una banda che creava contratti dell’energia elettrica fasulli”
La Rai chiede il pagamento del canone per Iphone, tablet e computer
Linkiesta segnala le ingiunzioni di pagamento da parte della Rai
La Rai ha inviato un’ingiunzione di pagamento a 5 milioni di imprese chiedendo il pagamento del canone su qualsiasi apparecchio in grado di ricevere il segnale televisivo: pc, videofonini, videoregistratori, iPad e sistemi di videosorveglianza. Il “canone speciale” di abbonamento costerà dai 200 ai 6mila euro l’anno, a seconda della tipologia, per un salasso sul sistema produttivo di oltre un miliardo di euro l’anno. Ma imprese e associazioni di consumatori non ci stanno e parte la rivolta.
Basta possedere un computer, un telefonino o un iPad in azienda per essere costretti a pagare il canone. È quanto hanno scoperto negli ultimi giorni 5 milioni di imprese italiane che hanno ricevuto una lettera, direttamente dalla Rai, contenente un’ingiunzione di pagamento della tassa. Con una novità: non paga solo chi possiede un apparecchio televisivo, ma anche chi dispone di qualsiasi apparecchio in grado di ricevere il segnale televisivo, inclusi monitor per il pc, videofonini, videoregistratori, iPad e sistemi di videosorveglianza.
A motivare l’offensiva della Rai, un Regio decreto del 1938. Il numero 246, per la precisione. Che sentenzia: «Chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni è obbligato al pagamento del canone di abbonamento». Secondo R.ETE. Imprese Italia, a cui aderiscono cinque organizzazioni imprenditoriali – Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti – il canone speciale per le imprese costerà ai soggetti dai 200 ai 6mila euro l’anno, a seconda della loro dimensione e tipologia.
«Un assurdo balzello», mette in guardia l’associazione, che aggiunge: «Quella del canone speciale Rai è una richiesta assurda perché vengono tassati strumenti come i computer che gli imprenditori utilizzano per lavorare e non certo per guardare i programmi Rai. In questo momento di gravi difficoltà per i nostri imprenditori, di tutto abbiamo bisogno tranne che di un altro onere così pesante e ingiustificato». R.ETE. Imprese ha inviato una lettera al Governo sollecitando «l’esclusione da qualsiasi obbligo di corrispondere il canone in relazione al possesso di apparecchi che fungono da strumenti di lavoro per le aziende, quali computer, telefoni cellulari e strumenti similari».
SOS Consumatori: i problemi dei cellulari, smartphone e degli operatori mobili
Il cellulare vecchio stile o lo smartphone ultramoderno pieno di servizi sono diventati il nostro compagni di vita e di viaggio inseparabili. Ma non sempre le cose vanno bene. Il cellulare nuovo appena comprato ci lascia, il cellulare vecchio resta settimana in assistenza tecnica, l’operatore telefonico “fa il furbo”, fra operatori fisici e virtuale non si capisce più niente e districarsi fra le tariffe è un vero manicomio. Il servizio di assistenza clienti è difficile da contattare.
Segnalate i vostri problemi tecnici, di ricezione; di garanzia, di utilizzo, i vostri problemi con i servizi di assistenza clienti degli operatori. Noi li raccoglieremo e li segnaleremo collettivamente cercando di dare visibilità ai disservizi, Leggi tutto “SOS Consumatori: i problemi dei cellulari, smartphone e degli operatori mobili”
SOS Consumatori: i problemi del digitale terrestre
Il Piemonte è stata la prima regione italiana a passare al digitale terrestre. Dopo un inizio difficile sembrava che le cose si fossero sistemate. Invece no: ci sono ancora dei seri problemi di ricezione. In certe aree il segnale è scarso, si prendono solo alcuni canali, altri no. Poi ci sono segnalazioni continue di disservizi con i canali a pagamento. Mediaset Premium sembra creare molti problemi ai telespettatori.
Segnalate i vostri problemi tecnici, di ricezione; i vostri problemi con i servizi di assistenza clienti delle televisioni. Noi li raccoglieremo e li segnaleremo collettivamente cercando di dare visibilità ai disservizi, Leggi tutto “SOS Consumatori: i problemi del digitale terrestre”