A seguito dell’esito delle indagini è stato abrogato il divieto di utilizzo dei vaccini antinfluenzali fabbricati dalla Novartis, adottato lo ad inizio ottobre in via precauzionale a tutela della salute pubblica. Lo spiega in una nota l’Agenzia italiana del Farmaco. La decisione, secondo l’Aifa stata possibile in seguito alle accurate verifiche effettuate sulla documentazione prodottada Novartis in risposta alle richieste di condurre approfondite indagini su un possibile difetto di qualità presente in alcuni lotti di vaccino e alle concomitanti analisi straordinarie effettuate sia dall’Azienda, sia dall’Istituto Superiore di Sanità. Leggi tutto “Abrogato il divieto all’utilizzo dei vaccini influenzali della Novartis”
Autore: Redazione
L’antitrust ha sospeso lo spot mangiasoldi di Superquiz
Il Garante Antitrust ha deciso di sospendere lo spot pubblicitario dell’azienda torinese David2 che, invitando a partecipare ad un superquiz con domande semplicissime, propone in modo poco chiaro un abbonamento al costo di 24,20 euro al mese, per ricevere loghi e suonerie per telefoni cellulari. In una nota l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato fa sapere che “l’azienda David2, già sanzionata anche di recente dall’Autorità per comportamenti analoghi, ha ora cinque giorni di tempo per bloccare le campagne pubblicitarie lanciate su diverse emittenti televisive nazionali. Leggi tutto “L’antitrust ha sospeso lo spot mangiasoldi di Superquiz”
Parte una conciliazione paritetica con la Banca Popolare di Milano per il bond Convertendo
La Banca Popolare di Milano, a seguito dei reclami ricevuti dai titolari del titolo Convertendo, ha deciso di instaurare una procedura paritetica di conciliazione con le associazioni dei consumatori; UniCons ha deciso di aderire e stiamo formalizzando la nostra adesione. I risparmiatori potranno presentare le domande dal prossimo 1 ottobre e fino al 30 aprile 2013; la domanda potrà essere presentata con la compilazione di un apposito modulo tramite le associazioni aderenti alla procedura (tra cui la nostra), personalmente presso una delle filiali BPM, o inviandola tramite posta all’indirizzo : Segreteria Tecnica Convertendo, Banca Popolare di Milano, Galleria De Cristoforis, n. 7/8, 20121 Milano.
La procedura è aperta a tutti i clienti BPM che hanno acquistato i titoli tra il settembre ed il dicembre 2009 o hanno acquistato opzioni su di esse tra giugno e luglio 2009, ed ai clienti della Banca di Legnano e Banca Popolare di Mantova che hanno sottoscritto i titoli nello stesso periodo. Chi volesse contattarci per informazioni o richieste di assistenza per inviare la propria domanda di conciliazione può scriverci agli indirizzi email [email protected] – [email protected] o telefonare al numero 348 0086073.
Nasce su Facebook un gruppo che raduna tutti gli azionisti truffati da Fondiaria-Sai per raggruppamento e aumenti di capitale
E’ nato il gruppo Fondiaria Sai Unipol – Class action e ricorsi legali. E’ un gruppo che raduna tutti gli azionisti truffati dalla società Fondiaria-Sai, a causa di raggruppamento e aumenti di capitale. L’obiettivo è raccogliere chi è disponibile ad avviare una class action contro la società Fondiaria-Sai per lo scippo subito in sede di raggruppamento e aumenti di capitale. Inoltre, sarebbe opportuno iniziare a capire a chi rivolgersi per una consulenza legale». I promotori del gruppo lamentano che le modalità dell’aumento del capitale hanno azzerato il valore di FonSai pre-aumento
La Grunenthal riconosce le sue responsabilità per il Talidomide
Ci sono voluti 50 anni, decine di migliaia di vittime e contenziosi legali in tutto il mondo, ma finalmente nel 2012 la Grunenthal, l’azienda che ha inventato il Talidomide, si è decisa a riconoscere la propria responsabilità. Le scuse ufficiali sono arrivate in occasione dell’inaugurazione di un memoriale dedicato alle vittime a Stolberg, la città tedesca sede della compagnia: Harald Stock, amministratore delegato della compagnia ha ricordato”Per 50 anni non siamo riusciti a parlare con le vittime e le loro madri. Invece siamo rimasti in silenzio, e ci dispiace molto per questo. Il talidomide sarà sempre parte della storia della nostra compagnia. Noi abbiamo una responsabilità e la affrontiamo apertamente”. Il farmaco, progettato per le nausee mattutine e altri fastidi tipici della gravidanza, fu approvato in Germania nel 1954, mentre i primi effetti devastanti furono direttamente ricollegati al Talidomide solo cinque anni più tardi e il ritiro avvenne solo nel 1961. Solo dopo molto tempo si capì che la tossicità era dovuta alla coesistenza di due forme, una buona e una cattiva, all’epoca indistinguibili. Leggi tutto “La Grunenthal riconosce le sue responsabilità per il Talidomide”
Partiti gli annunci per la class action di Altro Consumo contro Intesa San Paolo
Sono partiti gli annunci sulla stampa, ordinati dal giudice, per informare i consumatori interessati alla class action che Altroconsumo sta portando avanti contro Intesa Sanpaolo per le commissioni di scoperto di conto non dovute applicate dopo il 15 agosto 2009. Come previsto dalla legge sulla class action, il giudice della prima sezione civile del Tribunale di Torino a giugno 2012 ha disposto di diffondere indicazioni sull’azione di classe affinché tutti gli interessati possano essere informati. Leggi tutto “Partiti gli annunci per la class action di Altro Consumo contro Intesa San Paolo”
Attenzione: dal primo settembre escono dal mercato le lampadine a incandescenza
Le vecchie lampadine a incandescenza che abbiamo utilizzato per anni escono dal mercato. Dal 1 settembre 2012, scatta il divieto di vendita delle lampadine ancora in circolazione, quelle di potenza compresa tra i 25 e i 40 watt. Le altre erano invece già state eliminate dal 2009.
Dal 1 settembre 2016 il divieto sarà esteso anche alle lampade alogene a bassa efficienza.
Pronto un esposto alla Corte dei Conti e all’Antitrust per la disinformazione sui farmaci equivalenti
“Come sia possibile che, nel nostro Paese, la fruizione si attesta a circa il 15%, contro una media europea del 50% e con punte eclatanti quali l’83% dell’Inghilterra?”. Federconsumatori e Adusbef hanno chiesto un incontro al ministro della Salute, Renato Balduzzi, per trovare soluzioni e risposte a questo quesito e ora annunciano di essere pronti a presentare esposti presso Corte dei Conti, Antitrust e Procure della Repubblica contro i danni provocati dalla “coalizione disinformativa contro la diffusione dei farmaci equivalenti molto forte nel nostro Paese e funzionale agli interessi delle multinazionali del farmaco”. Leggi tutto “Pronto un esposto alla Corte dei Conti e all’Antitrust per la disinformazione sui farmaci equivalenti”
I carabinieri di Torino sgominano una banda che creava contratti dell’energia elettrica fasulli
Un gruppo di truffatori che creavano contratti dell’energia elettrica fasulli copiando i dati da contratti reali all’insaputa dei clienti, è stato scoperto dai carabinieri di Torino. Cinque persone sono state denunciate per falso in scrittura privata e sostituzione di persona continuata in concorso. Moltissime le denunce di cittadini che si sono visti recapitare avvisi di cambiamento di contratti per la fornitura di energia elettrica, mai richiesti, con allegata la nuova bolletta e la nuova fattura. Leggi tutto “I carabinieri di Torino sgominano una banda che creava contratti dell’energia elettrica fasulli”
La Rai chiede il pagamento del canone per Iphone, tablet e computer
Linkiesta segnala le ingiunzioni di pagamento da parte della Rai
La Rai ha inviato un’ingiunzione di pagamento a 5 milioni di imprese chiedendo il pagamento del canone su qualsiasi apparecchio in grado di ricevere il segnale televisivo: pc, videofonini, videoregistratori, iPad e sistemi di videosorveglianza. Il “canone speciale” di abbonamento costerà dai 200 ai 6mila euro l’anno, a seconda della tipologia, per un salasso sul sistema produttivo di oltre un miliardo di euro l’anno. Ma imprese e associazioni di consumatori non ci stanno e parte la rivolta.
Basta possedere un computer, un telefonino o un iPad in azienda per essere costretti a pagare il canone. È quanto hanno scoperto negli ultimi giorni 5 milioni di imprese italiane che hanno ricevuto una lettera, direttamente dalla Rai, contenente un’ingiunzione di pagamento della tassa. Con una novità: non paga solo chi possiede un apparecchio televisivo, ma anche chi dispone di qualsiasi apparecchio in grado di ricevere il segnale televisivo, inclusi monitor per il pc, videofonini, videoregistratori, iPad e sistemi di videosorveglianza.
A motivare l’offensiva della Rai, un Regio decreto del 1938. Il numero 246, per la precisione. Che sentenzia: «Chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni è obbligato al pagamento del canone di abbonamento». Secondo R.ETE. Imprese Italia, a cui aderiscono cinque organizzazioni imprenditoriali – Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti – il canone speciale per le imprese costerà ai soggetti dai 200 ai 6mila euro l’anno, a seconda della loro dimensione e tipologia.
«Un assurdo balzello», mette in guardia l’associazione, che aggiunge: «Quella del canone speciale Rai è una richiesta assurda perché vengono tassati strumenti come i computer che gli imprenditori utilizzano per lavorare e non certo per guardare i programmi Rai. In questo momento di gravi difficoltà per i nostri imprenditori, di tutto abbiamo bisogno tranne che di un altro onere così pesante e ingiustificato». R.ETE. Imprese ha inviato una lettera al Governo sollecitando «l’esclusione da qualsiasi obbligo di corrispondere il canone in relazione al possesso di apparecchi che fungono da strumenti di lavoro per le aziende, quali computer, telefoni cellulari e strumenti similari».