Dal primo agosto i conti correnti presso il gruppo Intesa SanPaolo avranno rincari fino a 120 euro all’anno a seconda della giacenza media e della data di apertura del deposito. Gli aumenti si aggiungeranno ai canoni eventualmente già in essere.
Le prime comunicazioni sono partite intorno alla metà di maggio verso i correntisti delle banche del gruppo Intesa San Paolo. Secondo la banca circa il 30% della clientela sarà coinvolta nei costi per gestire la propria liquidità.
Il costo che Intesa San Paolo applicherà sui conti dei propri clienti non è forfettario, ma dipendente da numerose variabili tra cui:
- tipologia di conto;
- data di apertura del conto corrente;
- giacenza media nel corso del 2016 sul conto corrente.
Il costo massimo applicabile sui conti correnti, non potrà mai in alcun caso superare i 10 euro al mese per un costo massimo per anno a 120 euro.
Nella manovra sono coinvolte anche i prodotti senza spese come il conto Zerotondo.
I conti esclusi dagli aumenti dei costo sono:
- i conti correnti sociali
- i conti correnti legati a condizioni speciali e/o convenzioni
- i conti correnti dei privati vittime dei terremoti
- i conti correnti con giacenza media fino a 2.000 euro.
Secondo Intesa San Paolo: “Negli ultimi anni la discesa dei principali tassi di riferimento sul mercato addirittura in area negativa ha determinato un persistente impatto sfavorevole sull’attività di deposito, gestione e remunerazione della liquidità. Tale impatto ha fatto venire meno l’equilibrio tra costo per la banca del servizio offerto e le condizioni economiche applicate ai conti correnti”.