Paris Hilton, la nota ereditiera dell’America glamour, ha fatto costruire una baby villa per i suoi 17 baby cani, tutti di piccola taglia, con tanto di piscina e scivolo. Non sia mai che abbiano voglia di fare un tuffo in acqua! Britney Spears e Jessica Simpson si dedicano allo shopping canino, ovvero vanno alla ricerca di abiti esclusivi per i loro animali, mentre Mariah Carey va in tour con Jack, un russel terrier che la segue anche nella vasca da bagno. Poi ci sono le spa di West Hollywood, che ospitano spesso il cane vip di Julia Roberts, accompagnato da una limousine. Vita da cani? Ma chi l’ha detto! E non bisogna mica andare oltre oceano per vederne di belle a prezzi, non proprio da crisi economica mondiale. In Italia si trova tutto ciò che serve “all’indispensabile superfluo”.
C’è il prêt-à-porter, l’alta moda, quella da sera, da cocktail, da mattina, insomma c’è un vero e proprio fiorente mercato di accessori per animali a 4 zampe. Vestirli come bambole, mandarli dallo psichiatra per animali, farli mangiare in ciotoline tempestate di diamanti, abbigliarli con collari luminosi di swarovski… e ancora.
Quanto sono fashion i nostri animali domestici? E quanto ci costa questo lusso, esclusivo e di tendenza? Essere alla moda conta anche nel mondo animale? Ebbene, la risposta è si, almeno per certi cani e gatti, o meglio per i loro proprietari. Tanto per fare 4 conti, una mantellina colorata in tessuto, foderata internamente in pura seta, con cappuccio, per il nostro cane di piccola taglia, può costare dai 90 euro in su. Certo, se si vuole passeggiare sotto la pioggia all’ultima moda!
E vogliamo far camminare Fido senza un adeguato cappellino? Uno scamosciato in ecopelle, disponibile in varie misure a seconda della taglia dell’animale, può costare da 25 euro in su. E se poi, il piccolo vip si stanca di muoversi con la sola forza delle sue zampe? Che si fa? Si acquista una borsa trasportino, magari color oro, giusto per essere discreti, impreziosita da cristalli e glitterata, al prezzo di 160 euro circa.
E un gioiellino no? Un collier, regolabile, composto da una lunga fila di strass colorati costa non meno di 60 euro. Per il gatto niente? E se poi si offende? Possibile che alla moda debbano essere solo i cani? Assolutamente no! Ecco che anche per il nostro Felix arrivano i suoi articoli per essere chic. Iniziamo da una bella cuccia, pardon trono. Eh, si un trono extra lusso con cuscino in velluto, campanelli, decorazioni, accessori lussuosi costa non meno di 250 euro. Si sa che star comodi, costa.
E se, invece del trono, si preferisse un bel sofà, nessun problema. Un piccolo sofà, realizzato rigorosamente made in Italy, morbido, con una struttura con dorso e cuscini laterali, rivestito in gommapiuma sfoderabile ed ecopelo come fantasia arriva a costare quasi 1000 euro.
Dopo l’arredamento e l’abbigliamento, arriva il momento della pappa. Dove vanno a mangiare questi animali de lux? Una ciotola, per cani e gatti, in ceramica, dipinta a mano costa 50 euro, circa, ma non mancano quelle griffate da 900 euro. Credete che Fido e Felix lo sappiano?
E, in tempi di feste? Si avvicina Natale e qualunque fede religiosa “segua” il piccolo 4 zampe di casa, un regalino glielo si fa! Una confezione di pasticceria per cani, 6 dolcetti dalle forme bizzarre e originali, a cuore, osso, topolino costa quasi 20 euro.
Abbiamo pensato a tutto? Direi di no, manca ancora la parte più vezzosa di questo mercato. Le cure di bellezza. Non vorrete mica lasciare Fido e Felix senza una buona crema rigenerante? E, allora ecco che arriva a salvarci dal pelo ispido, una crema ristrutturante e volumizzante da 250 ml al prezzo di 16-20 euro, indicata per manti sfibrati che necessitano di un ritocchino.
Ma se, durante una pedicure (eh, c’è anche questo aspetto), il nostro cane o gatto si ferisse? Dove curarlo? Mica in una comune clinica veterinaria. Ecco che, a pochi chilometri da Liverpool, in Inghilterra, c’è una clinica per cani e gatti particolare: lo Small Animal Teaching Hospital, ospedale a 5 stelle per animali a 5 stelle. In questo ospedale vengono curate anche le patologie più complesse, grazie a macchinari all’avanguardia e personale specializzato. Nel Regno Unito l’86% delle famiglie che possiedono un animale hanno anche un’assicurazione specifica che copre le cure per i loro amici a quattro zampe, e a prescindere dalla spesa sono disposti a tutto per far guarire i loro amici pelosi.
Una volta guariti, per fortuna, ci si può dedicare ad una serata speciale, quindi ci vuole una speciale preparazione. Per prima cosa, un bel bagno rilassante. In una vaschetta o bacinella comune? Oddio no! Meglio ricorrere alla Baby Bathtub, la prima vasca da bagno al mondo pensata per i cagnolini dei ricchi e ricoperta di swarovski. Ideata dalla designer californiana Lori Gardner è un vezzo dalla cifra esorbitante: 4mila dollari.
E se Fido o Felix si innamora? Far accoppiare gli animali non basta più e poi vivrebbero nel peccato, no? Meglio un bel matrimonio vecchio stile. Classico, ovvero che non tramonta mai. Un’eccentrica e ricca donna inglese non ha badato a spese per far convolare a giuste nozze il suo cangolino, uno Yorkshire di nome Lola che ha concesso la propria zampa a Mugly. L’abito nuziale impreziosito da quasi 2mila cristalli per un costo di 1000 sterline, così come tutto il ricevimento, è stato curato da un team di wedding planner. 80 gli invitati, umani e non, alla festa.
E, a questo punto dove trascorrere la prima notte di nozze? Magari, al Walt Disney World in Florida, dove è stato aperto un hotel di lusso per gli amici a quattro zampe. Il Best Friend Pet Resort. Gli ospiti sono cani e gatti e la struttura si estende su 50mila metri quadrati. Ambienti lussuosi: suite vip, stanze con aria condizionata, parco acquatico per cani, grandi spazi all’aperto per correre in libertà e lo spazio riservato ai felini, il “Kity City”, ma anche luoghi per criceti, conigli e furetti.
Che dire… Ma gli animali non hanno “solo” bisogno di cure, attenzioni, rispetto e affetto? E poi, un miagolio o un latrato di un gatto o cane “popolano” è diverso da quello di un “animal vip”? Bau, in periferia, si abbaia diversamente che nelle zone “bene” delle città?