Della serie “Chi non muore si rivede” e questo è proprio il caso di Manuela, la piccola tartaruga dimenticata dalla sua famiglia adottiva in un ripostiglio per 30 anni! Eh, si proprio 30 anni, 3 decenni lunghi e solitari per questo esserino che vive in Brasile e che ha fatto suo un ambiente, non proprio naturale. Tutto ha avuto inizio quando Manuela, forse amante dell’avventura, si è nascosta in casa e nessuno della famiglia è riuscito a trovarla. Leonel, suo figlio Leandro e gli altri membri di casa Almeida, l’hanno cercata a lungo tra le stanze della loro abitazione a Rio de Janeiro, ma senza successo e, così dopo giorni, mesi e anni la povera Manuela è stata dimenticata pensando che si fosse allontanata o morta. Un bel giorno, però, come in tutte le favole che ri rispettino, arriva il lieto fine! Certo, un po’ tardivo… ma meglio tardi che mai!
Durante alcuni lavori edili in casa, mentre si montavano e smontanvano cose, mobili e pareti, chi spunta fuori dal nulla? Manuela. Si era rifiugiata, tra le miriardi di cose che, di solito, si stoccano negli sgabuzzini casalinghi dimenticandole. Leonel non ha potuto rivederla perché, nel frattempo è morto ma tutti gli altri, Leandro compreso, hanno “riabbracciato” la tartarughina che, tra l’altro è in buona forma. E’ riuscita a sopravvivere anche se ancora non si sa bene come. La specie di Manuela può resistere 2, 3 anni digiuna, non 30, ma potrebbe aver fatto buon viso a cattivo gioco ed essersi servita alla “mensa” del ripostiglio prelevando termiti dal pavimento ligneo della sua tana improvvisata. Brava Manuela e ben tornata! Speriamo che gli Almeida, ora la tengano d’occhio!